Anche il rifiuto secco extra negli ecocentri, per debellare il fenomeno delle discariche abusive che inquinano città. C’è il primo via libera alla proposta della commissione Igiene del Suolo. Il Comune ha deciso di affrontare il problema che incontra il cittadino che ha l’esigenza straordinaria di conferire un quantitativo extra soglia di rifiuto secco, o quella di dover conferire il secco secondo tempistiche diverse da quelle previste dal calendario del ritiro porta a porta.
Oggi l’utente ha la possibilità di rivolgersi ad un soggetto privato autorizzato, ma “purtroppo” si legge nella bozza approvata “si teme che tali circostanze possano in qualche modo alimentare l’abbandono selvaggio dei rifiuti”.
Il Comune ha deciso quindi di modificare, in forma sperimentale, il regolamento del servizio di raccolta dei rifiuti, prevedendo la possibilità di conferire la frazione del secco anche presso gli ecocentri di tipo A, utilizzando gli stessi criteri di parametrazione economica, in funzione del volume conferito, già previsti dalla Tarip.
Monetizzando, a carico dell’utenza, secondo un criterio di progressività, gli eventuali volumi di secco extra soglia, conferiti all’ecocentro e, infine, stabilendo l’utilizzo di involucri trasparenti per il conferimento, al fine di consentire agli operatori di verificare l’effettiva consistenza della frazione secca ad esclusione delle altre tipologie di differenziato.
“L’obiettivo di consentire lo smaltimento del secco negli ecocentri è un ampliamento dell’offerta del servizio di raccolta, nei confronti degli utenti, come già avviene per le altre frazioni che possono essere conferite nei centri di raccolta”, spiega raffaele Onnis, presidente della commissione Igiene del suolo, “è stato accertato che gli utenti riescono a smaltire il secco con il ritiro settimanale previsto con il porta a porta, tuttavia si possono verificare delle circostanze straordinarie, come la necessità di sgombero di locali oppure l’incompatibilità tra il calendario previsto dal servizio e le esigenze degli utenti.
In questo modo oltre ad ampliare l’offerta del servizio andando incontro a queste situazioni straordinarie, si arginerebbe il fenomeno dell’abbandono da parte di chi, non avendo alternative previste dall’attuale modalità, si disfa dei propri rifiuti in maniera illegale.
I conferimenti del secco nell’ecocentro verrebbero gestiti nel rispetto dei criteri previsti dalla tariffazione puntuale, registrando i volumi sull’utenza e monetizzandoli in base ai tariffari stabiliti dall’amministrazione”.
La proposta attende ha il via libera della commissione e ora attende quella del consiglio comunale.
L’opposizione ha già votato no. “La città di Cagliari in quattro anni ha cambiato le sue abitudini sui rifiuti: siamo passati dal differenziare il 23 per cento di spazzatura al 72%, una cifra che conferma che la raccolta porta a porta sia la strada giusta per ridurre i rifiuti e l’inquinamento”, spiegano in una nota Matteo Lecis Cocco Ortu, Fabrizio Marcello, Francesca Mulas e Guido Portoghese, “oggi la maggioranza di centrodestra ha votato per una proposta che secondo noi ci porterà indietro in questo percorso: vista l’esigenza di eliminare rifiuti indifferenziati in certe occasioni straordinarie (traslochi, pulizie, svuotamento cantine e soffitte) si prevede la possibilità di buttarli, oltre che con il ritiro settimanale e il ritiro degli ingombranti già previsto dall’appalto, anche all’ecocentro. Siamo consapevoli che esistono questi casi particolari. Lo sanno anche gli uffici, e infatti ci hanno confermato che stanno lavorando su questa modifica già da mesi, e a breve gli utenti potranno portare i loro rifiuti indifferenziati negli ecocentri e nelle isole ecologiche.
E allora perché oggi la Commissione Igiene del Suolo ha voluto a tutti i costi approvare una mozione che prevede la stessa cosa a cui già si sta lavorando? Forse perché il sindaco è in piena campagna elettorale: “Stiamo studiando una novità assoluta, il conferimento del secco a pagamento – ha detto Truzzu alla giornalista di Casteddu on line nella stessa mattina in cui la mozione è stata approvata in Commissione -. Partendo dal fatto che con la tariffa puntuale pago per quel che produco, quindi se produco di più aggiungo un contributo: l’ipotesi è di 1 euro e 60 per ogni conferimento extra del secco”.
Quindi ricapitoliamo: gli uffici stanno già studiando la modifica da mesi, ma il sindaco la annuncia oggi come grande novità. Inoltre non è un servizio compreso nella Tari ma verrà fatto pagare in più. Abbiamo tante domande: perché i consiglieri del centrodestra si intestano una modifica già programmata? E perché anziché spingere verso i servizi che già ci sono, come il Centro del riuso per il riciclo degli oggetti non più utili, si suggerisce ai cittadini che possono buttare l’indifferenziato a patto di pagare? Non abbiamo avuto risposta sui nostri dubbi, ecco perché abbiamo votato no a questa proposta.
La nostra città dovrebbe produrre meno rifiuti, dovrebbe favorire il riuso e il riciclo, non assecondare le promesse del sindaco che pensa alle elezioni”.