Una richiesta di ampliamento era stata depositata lo scorso anno in Comune da una società privata, la General Costruzioni srl. Andando subito al sodo: le carte prevedono un vero e proprio ampliamento e un tunnel-galleria di collegamento tra la zona delle gallerie e quella dove ci sono negozi, attività food e il maxi cinema. Convocato un consiglio comunale straordinario richiesto dalla minoranza, nulla da fare riguardo le delucidazioni richieste: “Il silenzio reiterato della maggioranza sull’argomento desta preoccupazione e sospetti”.
“Con profondo rammarico esprimiamo la nostra ferma condanna rispetto all’atteggiamento assunto dalla maggioranza nel corso dell’odierna seduta di Consiglio comunale, convocato su richiesta dei gruppi di opposizione per discutere un tema di rilevante interesse pubblico: il progetto di ampliamento del centro commerciale Le Vele – Millenium.
In maniera del tutto arbitraria e strumentale, l’assessore Mereu insieme a tutto il gruppo di maggioranza ha chiesto – e successivamente votato con i soli propri voti favorevoli – lo stralcio del punto all’ordine del giorno, rinviando a una futura e non meglio precisata seduta la trattazione della questione. Un atto grave e irrispettoso, sia del ruolo istituzionale dei consiglieri di minoranza, sia dei cittadini tutti, che hanno il diritto di essere informati con trasparenza sulle dinamiche urbanistiche e commerciali che impattano sul tessuto socio-economico del nostro Comune” ha espresso la minoranza. “Il silenzio reiterato della maggioranza sull’argomento desta preoccupazione e sospetti. Del tutto pretestuose le motivazioni del rinvio: il recente avvicendamento alla guida dell’Ufficio urbanistica comunale. La presenza o il coinvolgimento del responsabile in questa fase è, infatti, del tutto ininfluente. La discussione si sarebbe dovuta concentrare solo sulle scelte di indirizzo politico e sulle valutazioni di opportunità che competono esclusivamente alla parte politica e non sugli aspetti meramente tecnici del procedimento. L’assessore è gravemente responsabile delle reiterate omissioni. Dopo aver svenduto il territorio con il Quartucciu Bess, si appresta a concludere un’altra operazione speculativa in assenza di qualsiasi forma di partecipazione e coinvolgimento. Il consiglio comunale è luogo naturale per un confronto aperto, trasparente e responsabile. Invece, ancora una volta, assistiamo ad atteggiamenti di chiusura e di scarsa volontà di coinvolgimento democratico. Ribadiamo con forza la necessità che su un progetto di tale portata venga assicurata la massima condivisione con la cittadinanza. La trasparenza amministrativa non può essere oggetto di calcoli politici e nemmeno può essere rinviata per convenienza”.












