A Quartu lievitano gli spazi per bar, ristoranti e gelaterie: raddoppiato il suolo pubblico

Il piano dell’Amministrazione per aiutare le attività produttive: sino al 31 ottobre procedura snella e nessun costo aggiuntivo per la Tosap. L’Assessore Asquer: “Ridiamo speranza agli esercenti. Il Sindaco:”Ora pensiamo a creare isole pedonali e concedere parcheggi”


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Nuovi spazi all’aperto per bar, gelaterie e ristoranti, per far fronte al rispetto del distanziamento sociale e rispondere adeguatamente alla crisi post-emergenza Covid-19. Dopo la delibera di Giunta della scorsa settimana, ieri è arrivato anche l’ok del Consiglio Comunale per le modifiche del regolamento disciplinante l’installazione di strutture temporanee e amovibili annesse agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande.
Le nuove regole dettate dal Governo per la riapertura delle attività di somministrazione dopo il lockdown sono molto severe in termini di distanziamento interpersonale. I tavolini infatti devono essere ben distanziati l’uno dall’altro e la conseguenza diretta è il dimezzamento dei clienti ospitabili nei locali. L’Amministrazione si è pertanto subito attivata per aiutare gli esercenti con
soluzioni utili per ripartire dopo questi mesi di stop, senza ulteriori perdite di fatturato. Condizione necessaria per mettere in atto le nuove soluzioni: la modifica del regolamento comunale per l’utilizzo del suolo pubblico. Che è ora realtà dopo il via libera di Giunta e Consiglio.
Sino al 31 ottobre la procedura sarà quindi più snella: per gli esercenti sarà infatti sufficiente compilare una domanda in via telematica con annessa planimetria. E per le attività già in possesso dell’atto di concessione del suolo pubblico la dichiarazione autocertificativa avrà effetto immediato. Gli esercenti potranno addirittura raddoppiare la superficie a disposizione, arrivando quindi sino a 200 metri (il precedente limite massimo era di 100 metri). Inoltre, per consentire di avere più probabilità di accesso a suolo pubblico disponibile, è stata aumentata da 30 a 50 metri la distanza dal pubblico esercizio della zona all’aperto adibita a somministrazione.

Per tali nuove autorizzazioni e per gli ampliamenti di occupazioni esistenti richieste dalle imprese di pubblico esercizio il suolo pubblico è esonerato dal pagamento Tosap e Cosap.
“Con grande soddisfazione l’Amministrazione è riuscita a dare risposta in tempi brevissimi a tutte quelle attività di somministrazione che per l’emergenza sanitaria hanno prima dovuto chiudere per 2 mesi e mezzo e poi riaprire rispettando il distanziamento, e quindi con una riduzione dei tavoli pari al 50 per cento – spiega l’Assessora alle Attività Produttive Francesca Asquer -. Grazie a questa deroga potranno sfruttare il suolo pubblico senza costi aggiuntivi fino a ottobre. E i metri quadri utilizzati potranno arrivare fino al doppio della superficie del locale esistente. In questo modo i nostri operatori potranno ridare fiato alle loro attività; allo stesso tempo, dovendo gli stessi delimitare gli spazi con piante e fioriere, verrà anche abbellita la nostra città”.

Soddisfatto anche il Sindaco Stefano Delunas: “Ringrazio l’Assessorato competente, perché in tempi rapidissimi ha portato all’attenzione della Giunta e del Consiglio le soluzioni giuste per il sistema cittadino delle attività produttive. Ringrazio anche il Presidente della Commissione Sviluppo Economico Marco Ghiani, che ha fortemente condiviso la mission. Proseguiremo su
questa strada, valutando anche la possibilità di utilizzare come aree di somministrazione nuove isole pedonali e qualche parcheggio, ovviamente riequlibrando il piano della sosta sostituendoli con altri stalli. Ed è allo studio anche l’ipotesi di chiudere dopo una certa ora alcune strade con viabilità non eccessiva. È la conferma del senso di responsabilità di quest’Amministrazione, che ha sempre lavorato per il bene dei cittadini e delle imprese” conclude il Primo Cittadino.


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