Il buco c’è, ed è grosso. Nelle casse del Comune di Quartu, terza città sarda, non sono arrivati i fondi del Governo destinati al pagamento degli affitti delle famiglie bisognose. “Seicentomila euro che non sono stati messi in bilancio”, spiega il sindaco Graziano Milia, nel lanciare l’allarme ma, allo stesso tempo, anche un attacco verso chi, a Roma, non ha confermato il finanziamento. Sicuri, al momento, ci sono i denari messi dalla Regione, “si tratta di altri seicentomila euro”. Cassa vuota per metà, quindi. Lo scenario, però, potrebbe cambiare: “C’è tempo sino a fine anno per rimettere quei soldi che, ricordo, sono stati tagliati per tutti i comuni italiani”. La prassi era sempre la solita: con tutte le carte a posto, Isee compreso, una famiglia bisognosa, ma anche un single, chiedeva un contributo per poter arrivare a pagare parte o tutto l’affitto di un’abitazione. Il rischio, concreto, è che adesso si possano soddisfare, in caso di boom di richieste, solo la metà rispetto al 2022.
“È un sostegno, un aiuto per le famiglie. Il taglio colpisce tutti in Italia, nella stessa misura. Restano le risorse regionali, pari al sessanta per cento del fabbisogno reale”.










