A conferma della grande attenzione riposta dall’Amministrazione comunale verso il sistema bibliotecario urbano, e più in generale verso tutto il mondo della cultura, arrivano nuove iniziative a supporto della lettura e dello studio, anche in questo momento di difficoltà a causa dell’epidemia di COVID-19 Coronavirus, che ha portato alle recenti disposizioni del Presidente del Consiglio dei Ministri per la chiusura di tantissime attività e di tutti i centri di aggregazione, tra i quali anche le biblioteche.
Quartu dal 2018 è fa parte del circuito ‘Città che legge’. La qualifica del ‘Centro per il libro e la lettura’, promotore del progetto in collaborazione con ANCI, mira appunto a promuovere e valorizzare quelle Amministrazioni comunali particolarmente impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura. Inoltre grazie al bando nazionale finanziato dalla Fondazione per il Sud, Quartu avrà a disposizione quasi 100mila euro per valorizzare le biblioteche comunali in quanto luogo di inclusione sociale e di rigenerazione urbana. La recente implementazione del sistema bibliotecario urbano, grazie all’esternalizzazione del servizio, ha permesso di puntellare la programmazione di attività di animazione alla lettura e laboratori culturali/didattici in tutte le biblioteche cittadine.
L’emergenza Coronavirus ha costretto il Governo Nazionale, la Regione Sardegna e lo stesso Comune a prendere decisioni drastiche, tra le quali anche la chiusura delle biblioteche comunali, per evitare ogni tipo di assembramento e quindi di contatto. Anche Quartu si è quindi dovuta adeguare, sospendendo l’apertura al pubblico di tutti i luoghi di cultura fino al 3 Aprile p.v.
Ma la vivacità culturale non si ferma. Proprio in concomitanza con la sospensione delle attività nelle sedi effettive, è stata lanciata la nuova pagina Facebook ‘Sistema Bibliotecario Urbano di Quartu’. La pagina è on line da oggi e verrà aggiornata secondo un piano editoriale che prevede diverse tipologie di post e una tempistica che consenta di ottimizzare la fruizione dei contenuti. Si punterà molto sulla promozione dei servizi e sulle possibili fruizioni offerte dalla rete di e-book, audiolibri, film, musica, visite virtuali a musei, ecc. Inoltre, in modo particolare in questi giorni in cui la stragrande maggioranza dei cittadini dovrà restare in casa, ci sarà spazio per contenuti più locali, come presentazioni di testi di autori quartesi o comunque sardi, piccoli laboratori a distanza o altri contributi culturali grazie al coinvolgimento di tanti attori della cultura nostrana.
“Oltre ai presidi indispensabili e indifferibili, l’Amministrazione comunale promuove un presidio culturale che ha sede in via Dante nella biblioteca centrale – spiega l’Assessora alla Cultura Lucia Baire -. I cittadini devono fare proprie le indicazione del Governo e stare quindi tutti a casa, stavolta è la biblioteca che va da ciascuno di loro, entrando nelle case grazie alla pagina Facebook. Non possiamo consegnare materialmente i libri ma possiamo creare questo collegamento virtuale che garantisce la fruizione di e-book, audiolibri, musica, ecc. Un contenitore che possa comunque rimuovere le distanze e favorire quindi l’interazione e la socialità, dando contenuti a questo improvviso tempo libero. Ringrazio davvero tutti gli operatori comunali della biblioteca e la cooperativa Comes, che con sollecitudine e professionalità ha aderito a questo progetto”.
“È un momento difficile per Quartu così come per il resto del Paese – aggiunge il Sindaco Stefano Delunas – ma stiamo studiando soluzioni affinché i cittadini non si sentano comunque soli: la cultura ci farà sentire prossimi e solidali. Grazie anche alla recente implementazione del servizio bibliotecario, necessario al fine di alimentare il lavoro di prevenzione sociale, queste settimane di stop forzato possono trasformarsi in momento di riflessione e di studio, di approfondimento e di apprendimento, potranno essere insomma utilizzate per accrescere la nostra conoscenza. La storia insegna che dopo ogni momento di difficoltà c’è una nuova alba. Ecco perché oggi più che mai è importante alimentare la cultura e trasformarla in valore”.













