C’è un buco, stimato in circa 15mila euro, nelle casse di Abaco, la società che da anni gestisce i parcheggi a pagamento a Quartu Sant’Elena. Colpa dei quartesi che non utilizzano più l’auto? No, del Covid, che dal 2020 al 2021 ha azzoppato gli incassi della società. Decine di migliaia di euro in meno, ripianati solo in parte con l’aumento di un’ora di sosta a pagamento. E allora, la Giunta Milia ha deciso di concedere altri sette mesi alla società per cercare di ripianare i debiti. A suggerirlo è stato il dirigente della polizia Locale “ai fini del riallineamento dello squilibrio economico della gestione negli anni 2020 e 2021, condizionati da fatti esterni riconducibili all’emergenza Covid-19, incluso il conseguente ridimensionamento delle attività economiche locali, non prevedibili e non riconducibili al concessionario”. Ma c’è di più: l’amministrazione comunale non è interessata ad alcune innovazioni tech proposte dal privato: palmari, colonnine di ricarica elettrica, moto parking e display led restano nel cassetto.
E così, dal centro città sino al litorale, la sosta a pagamento su tutte le strisce blu viene confermata oltre la scadenza dell’attuale contratto, datata 7 ottobre 2023, che sarà velocemente rinegoziato dagli uffici.









