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Sono tornati, ancora una volta, fuori dal Comune di Quartu per protestare. Uno sciopero di 24 ore, “ma se sarà necessario incroceranno le braccia anche altri giorni”, spiega Valentina Marci, sindacalista della Cgil che sta seguendo il “caso” dei trenta giardinieri comunali. Non solo: “Sono stati minacciati di sanzioni se non avessero tolto striscioni e bandiere dai cancelli comunali”. La richiesta è quella di “sempre”: ritornare al tempo pieno. “I soldi in cassa ci sono, il Comune ha sempre ignorato le nostre richieste di incontro, non sta rispettando gli accordi e tutti fanno finta di niente”. Con la conseguenza che “la città e la zona del Poetto non sono curate, parchi e aiuole non stanno ricevendo la manutenzione prevista”. Adesso, però, c’è uno spiraglio: “Domani a mezzogiorno avremo un incontro. Se la situazione non si dovesse sbloccare”, promette la Marci, “ci saranno altre giornate di sciopero”.