Quartu, la beffa dei fondi Covid: il Comune dovrà restituire 383mila euro per famiglie e commercianti in difficoltà

Gli aiuti per cittadini e lavoratori messi in ginocchio dalla pandemia? Ritornano alla Regione, il vicesindaco Sanna: “Gli uffici non sono riusciti a definire le lavorazioni, un aspetto doloroso. Un ripensamento? Sarà complesso”. Proteste dall’opposizione: “L’emergenza è ora, priviamo la popolazione di risorse importanti: serve una commissione d’inchiesta sulla gestione di tutta l’emergenza”


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A Quartu va in scena la grande beffa dei fondi Covid. I denari, 383mila euro, erano stati spediti dalla Regione al palazzo di via Eligio Porcu. Si tratta, in particolare, dei soldi della legge 12, cioè le misure straordinarie urgenti a sostegno delle famiglie per fronteggiare l’emergenza economico-sociale derivante dalla pandemia SarS-Cov-2. Ma qualcosa è andato storto e ora, salvo miracoli dell’ultimo secondo, l’amministrazione comunale dovrà restituire sino all’ultimo centesimo alla Regione. A dirlo, in Aula, è il vicesindaco Tore Sanna, all’interno della discussione sul bilancio di previsione, approvato con l’ok della maggioranza e l’astensione di tutta l’opposizione: “Dobbiamo prevedere la restituzione, gli uffici non sono riusciti a definire le lavorazioni, a questo punto dobbiamo procedere in questa maniera. È successo anche in altri Comuni, come Sinnai, si tratta di un aspetto fastidioso e doloroso”. Nei fatti, soldi persi per aiutare famiglie e lavoratori stremati dalla pandemia. Il numero due dell’amministrazione comunale, rispondendo a una domanda del consigliere del centrodestra Christian Stevelli, ammette che “c’è stata una interlocuzione con la Regione” per capire se i fondi possono essere utilizzati per altri interventi, “ma non è stata accolta”. Un ultimo tentativo potrebbe farlo l’assessore comunale delle Politiche sociali: “Può tentare un ulteriore approccio con la Regione, può esserci un ripensamento ma sarà complesso. Proveremo sino all’ultimo momento”.
Critiche dall’opposizione. Il consigliere comunale Francesco Piludu: “Avevamo previsto l’utilizzo delle risorse, sono stati fatti i bandi ma non sono state terminate le procedure. Si poteva e si doveva fare di più, magari non sarà responsabilità di questa amministrazione ma di quella passata, sta di fatto che abbiamo privato cittadini operatori di risorse per aiutarli. Non credo”, attacca Piludu, “che con i ristori di questi mesi tutti ora stiano bene. Non siamo dedicando le risorse alla nostra città, l’emergenza è ora. Chiedo che sia istituita una commissione di inchiesta sulla gestione della pandemia da parte dell’amministrazione comunale”.