Pula, un familiare torna da Milano e il market viene preso di mira: “Basta con questa caccia all’untore, chi rispetta le regole non ha colpe”. La sindaca di Pula Carla Medau costretta a intervenire sui social per fermare le ingiuste dicerie: “Cari concittadini, oggi ho bisogno di dialogare con voi. Stamattina ho ricevuto la segnalazione della famiglia proprietaria dell’Euromarket Spaccio 41, la quale, con parole di amarezza e dispiacere, mi ha spiegato quanto le dicerie e le voci distorte stiano turbando l’equilibrio e la serenità familiare, con pesanti conseguenze anche sull’attività economica che svolgono.
Un componente di questa famiglia è transitato per l’aeroporto di Milano e per questo mi hanno ampiamente rassicurato, di aver attuato tutte le misure precauzionali previste, quali l’isolamento fiduciario, che è stato osservato con scrupolo ed attenzione.
Può essere una colpa se qualcuno fa rientro in Sardegna, se rispetta le regole? Questo significa che sia automaticamente portatore del virus?
Vi informo che a Pula, dal 23 febbraio sono arrivate oltre 300 persone, perché puntare il dito su una persona e non su tutte queste altre arrivate da ogni parte d’Europa?
Credo che sia necessario recuperare la lucidità e capire che il nemico può essere tra noi, a prescindere dalle nostre volontà, e lo possiamo tenere fuori dalla nostra vita solo mantenendo il distanziamento sociale.
È vero siamo spaventati,
È vero che combattiamo con un nemico invisibile, ma facciamo in modo che il nemico non diventi la persona più prossima, più vicina.
Cosa ci sta succedendo?
Siamo diventati all’improvviso Medici, Scienziati, Virologi e decidiamo chi è infetto oppure no?
No, siamo solo mossi dalla paura.
La paura è positiva in certi casi e ci aiuta a proteggerci, ma vi prego non cediamo il passo all’intolleranza e alla discriminazione
Vi rivolgo l’invito ad avere fiducia nel Servizio di Igiene e Salute pubblica, che sta tracciando con grande minuzia, tutti i passaggi e i contatti di coloro che sono stati colpiti dal virus.
Chi aggiunge qualcosa in più può cadere nella diffamazione e nella maldicenza.
Le famiglie in questo momento hanno bisogno della nostra vicinanza, non del nostro giudizio e della nostra fantasia.
Sono convinta che sia stato un momento di debolezza, ma ora torniamo ad essere più cauti nelle nostre azioni e nelle parole.
Oltre ai casi di cui vi ho parlato in questi giorni, non c’è nessun altro caso di positività. Cosa succederà domani non lo sappiamo, ma partiamo da ciò che dice la scienza, cioè che tutti inconsapevolmente possiamo essere portatori asintomatici e possiamo quindi contagiare il virus agli altri, pur non avendo nessun sintomo. Ecco perché l’imperativo è RESTARE A CASA, per proteggere noi stessi e gli altri.Non facciamo la caccia all’untore. Il virus uccide ma talvolta le parole di più. Questo nessuno di noi può permetterlo”, le parole della sindaca Carla Medau.












