Pula, la politica ancora bella: il neo sindaco Walter Cabasino omaggia coi fiori la rivale di sempre Carla Medau

Lui è il medico del paese. Lei è la “bimba” diventata grande, Carla Medau, dalla Chiesa ai quartieri tanti la adorano, che dopo otto anni da sindaca ha altri orizzonti naturali. Lui non risponde per diverse ore. Poi si presenta in Comune con un enorme mazzo di fiori per lei: Walter Cabasino, neo sindaco che torna dopo dieci anni, omaggia l’avversaria politica di una vita. Perchè Pula è questa, è una cittadina che non sai


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Lui è Walter. Lei è Carla. Ci sono 30 gradi e un’altra estate di una meravigliosa Pula sta per cominciare. Dopo 25 anni di guerra politica pazzesca, l’ex sindaca scrive al nuovo sindaco: “Ci vediamo per il passaggio di consegne? Avrei un po’ di cose aperte da lasciarti”. Lui è il medico del paese. Lei è la “bimba” diventata grande, dalla Chiesa ai quartieri tanti la adorano, che dopo otto anni da sindaca ha altri orizzonti naturali. Lui non risponde per diverse ore. Poi si presenta in Comune con un enorme mazzo di fiori per lei: Walter Cabasino, neo sindaco che torna dopo dieci anni, omaggia l’avversaria politica di una vita. Perchè Pula è questa, è una cittadina che non sai, un ring pazzesco. Il mazzo di fiori è talmente grande ma non quanto l’intelligenza di una ragazza diventata immensa ma così dolce, con tanta gente da tutta la Sardegna che la sostiene, anche attraverso le battaglie. Riavvolgiamo il nastro: Walter Cabasino torna sindaco dopo quasi dieci anni. Rivince grazie alle divisioni degli avversari. Vince per poco più di trenta voti: questo significa che per Ilaria Collu, ragazza dalle grandi doti spesso inespresse, ci saranno altre occasioni. Ragazza forte dalla scarsa lungimiranza politica: ha scelto di tagliare i ponti con l’alleata di sempre, è diventata la stella cadente della politica di Pula. Questo passerà alla storia. La politica a volte è bastarda.

Il resto sono veleni volanti che passeranno in fretta: Ombretta Pirisinu, l’assessora di Santa Margherita, che con Berghi non sono riusciti secondo gli elettori a costruire un futuro per la borgata più bella dei turisti, denigra su Fb passato e presente. Tra 24 ore sarà un banalissimo ciao. O Filippo Usai, l’ assessore che senza la Medau ha lasciato poche tracce, che abbandona la giunta senza ben pochi che lo rimpiangano. Non risultano code al Municipio che chiedano come mai non ci sarà più lui. Così come per  Emanuele Farneti, il cacciatore dei monti,  che su Fb si vantava delle prede animali, ora ha da digerire la sua vera sconfitta politica. Ha perso. Ha vinto Cabasino. Impallinato alle urne, condannato all’opposizione. Bum bum. Lockdown di Fratelli d’Italia. Come una griva.

Pula ha scelto l’avversario di una vita di Carla Medau, incoronando Walter Cabasino dopo quasi dieci anni. Cabasino è una persona di una gentilezza insolita. Ha sofferto lì seguendo lo spoglio, nel suo ambulatorio a due passi da piazza del Popolo. Walter non cambierà mai, calmo e lungimirante come nessuno. La guida sicura, la calma, la statura politica che altri hanno sottovalutato. Carla non cambierà mai, insomma è magica, insomma è quel che neanche la sua cittadina riesce a spiegare, insomma è unica. Tutti sanno che per il terzo mandato non si poteva ricandidare, a sindaca, pur avendo quasi tutti dalla sua parte.

Walter maglietta gialla, si riprende il Comune senza giacca e forse senza sudore. Non c’è mai stata alleanza nè tregua con l’avversaria di sempre, Carla: si sono combattuti senza esclusione di colpi, pur essendo dello stesso partito, il Pd. Quando lei era assessora provinciale nel Pd con la giunta Milia, lui era in consiglio provinciale. Se ci pensate, Pula è tutta qui. Nella lotta di due generazioni che si sono contesi a turno un paese dalla bellezza meravigliosa, unica al mondo, perchè nessuno ha Nora, perchè nessuno ha quella magia. Perchè Pula sarà per sempre, bella da morire. Bella, bellissima quasi effimera,  come quel mazzo di fiori dal sapore fantastico che l’avversario di sempre, oggi ha concesso all’avversaria. Un braccio di ferro che ci consegna alla leggenda un paese che adoriamo, che ci dimostra come sia bella fantastica frenetica e disperata la politica, e in quanto questa la vita. Come quello squarcio di sole che solo noi, che ci siamo svegliati a Pula, possiamo capire. Come oggi, che in pochi vanno a votare, possa ancora fare venire i brividi per le emozioni speciali.

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