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Nora – Il Consiglio comunale congiunto per discutere riguardo le energie rinnovabili finisce al lume di candela: tutti al buio, a Nora si parla di come contrastare l’assalto dei giganti del vento che dovrebbero sorgere nelle acque internazionali davanti, però, alle antiche rovine romane. “Un patrimonio di tutti”, così è stato definito a inizio seduta il tesoro che emerge da mare e che splende ancora con templi e mosaici. Innanzi a un folto pubblico che partecipa attivamente alla seduta straordinaria per dire “no all’invasione delle pale eoliche” sono presenti i rappresentanti dei Comuni di Villa San Pietro, Sarroch, Domus de Maria e Teulada. Non solo: sul palco si alternano esperti e portavoce dei comitati sardi che lottano non solo per i territori che rappresentano, bensì per tutta l’Isola. Una solidarietà che ha unito i gruppi, da Selargius a Uta, da Sanluri a Oristano sino alla Gallura. “È un bellissimo momento di democrazia – espone la sindaca di Villa San Pietro Marina Madeddu durante il suo intervento non ho un ricordo di un altro consiglio comunale congiunto, questo a testimonianza della volontà che ci unisce, del desiderio che unisce i nostri comuni appartenenti all’Unione dei Comuni, una battaglia comune”.
“Il nostro no non è un no assoluto alla transizione energetica, è un no assoluto alle condizioni di questa transizione energetica, perché alla base di tutto io vedo la mancanza di un piano energetico regionale, di un piano energetico nazionale. Noi in maniera compulsiva stiamo assistendo a una devastazione del nostro territorio senza sapere esattamente neanche quant’è la capacità che possiamo accogliere, perché non è infinita; noi dobbiamo assolutamente avere un piano energetico che dica quanta energia dobbiamo produrre, da quali fonti e verso chi dobbiamo portare fuori la nostra energia”. La Sardegna regione perfetta per piantare pale e disseminare pannelli fotovoltaici: un vasto territorio scarsamente popolato con vento e sole in abbondanza. Una terra da conquistare, insomma, ma contro la volontà di chi lotta perché ciò non accada. Un inconveniente tecnico non ha permesso una illuminazione artificiale sufficiente ma ciò non ha impedito ai partecipanti di proseguire nel dibattito e nell’ascolto iniziato nel tardo pomeriggio.