Il Gip del Tribunale di Cagliari Lucia Perra ha pubblicato le motivazioni con le quali ha accolto la richiesta di archiviazione, formulata da Pm Andrea Massidda, del procedimento che vedeva imputato per diffamazione il coordinatore nazionale di Osservatorio Antiplagio Giovanni Panunzio, difeso dall’avvocato Demetrio Delfino, che il 23 luglio 2012 era stato querelato per l’ennesima volta da Antonio Ricci e RTI.
Le frasi pronunciate da Panunzio in un’intervista rilasciata il 26 aprile 2012 al giornale Sardegna Quotidiano di Cagliari dal titolo “In guerra con Striscia, cagliaritano finisce sul lastrico” erano: “Sono finito in tribunale perché ho segnalato la presenza su Mediavideo di pubblicità di cartomanti, maghi e veggenti di cui Striscia non ha mai parlato”. Il Gip ha definito tali affermazioni: “Un fatto storico che è stato narrato in modo totalmente asettico, senza a ciò aggiungere elementi dai quali il lettore avrebbe potuto trarre conclusioni negative sull’operato dei querelanti. Le espressioni utilizzate dal Panunzio sono contenute nell’ambito di un linguaggio corretto e moderato”.
Antonio Ricci e RTI, assistiti dagli avvocati Salvatore Pino e Roberto Olla, si erano opposti alla richiesta di archiviazione, ma il Gip non ha accolto la loro istanza perché gli elementi emersi non sono stati ritenuti idonei a sostenere l’accusa in giudizio. Il 2 ottobre scorso per affermazioni analoghe Giovanni Panunzio, difeso dall’avvocato Giuseppe Iannotta, era stato condannato dal giudice monocratico del Tribunale di Roma a 600 euro di multa. Le motivazioni non saranno depositate prima di gennaio 2015, ma Panunzio ricorrerà comunque in appello perché in un altro processo, per le stesse affermazioni e sempre nei confronti di Antonio Ricci e Mediaset è già stato assolto nel 2012 dalla Corte d’Appello di Milano, e nel 2013 dalla Corte di Cassazione.













