Un appello accorato arriva dall’account social di Beniamino Zuncheddu, simbolo di uno dei più clamorosi casi di errore giudiziario in Italia. Dopo anni di carcere da innocente, Zuncheddu è oggi in prima linea per promuovere una proposta di legge di iniziativa popolare a tutela delle vittime della giustizia. “SOS: Mi appello ai Sindaci della Sardegna e ai miei conterranei. Occorrono le firme per la proposta di legge di iniziativa popolare Zuncheddu e altri”, scrive. L’obiettivo è ambizioso: raccogliere 50mila firme per portare la proposta all’attenzione del Parlamento. Alcuni sindaci sardi hanno già risposto all’appello, attivandosi per la raccolta, ma il traguardo è ancora lontano. “Ringrazio i sindaci che si sono attivati per raccogliere le firme ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per raggiungere le 50mila firme”. È possibile firmare anche online, attraverso il link: https://bit.ly/leggegiusta, oppure scaricare i moduli dal sito ufficiale www.leggegiusta.it, dove si trovano anche aggiornamenti sull’iniziativa. “Per questo chiedo a tutti i sindaci di consentire in tutti i Comuni della Sardegna di poter firmare”, e aggiunge – “È importante la condivisione di tutti affinché quanto è accaduto a me e quanto sta accadendo non succeda mai più. Serve una legge per le vittime di giustizia che consenta di avere un assegno di sostentamento in attesa della sentenza di risarcimento danni. A me è stata rubata la vita ma anche la dignità. Non auguro a nessuno di vivere quello che è capitato a me. Non solo messo in carcere per tutta una vita, rubandomi gli anni migliori della vita ma anche il dopo continua ad essere faticoso e ingiusto. So di poter contare sull’aiuto di tutti, grazie di cuore”, conclude. Una battaglia che chiama all’impegno civile e collettivo, affinché gli errori giudiziari non distruggano più esistenze.