Premio Solidarietà Donna 2016, riconoscimento a Sinergia Femminile

Nell’ambito delle iniziative organizzate per la Giornata Internazionale della Donna, Sabato 5 Marzo la consegna ufficiale del prestigioso riconoscimento


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E’ stato attribuito a “Sinergia Femminile”, l’associazione, coordinata da Anna Maria Massetti, che sostiene e promuove in Sardegna la diagnosi e la cura del tumore al seno,  il “Premio Solidarietà Donna 2016”. L’iniziativa, promossa da “Socialismo Diritti Riforme” con la collaborazione della Fidapa di Cagliari, presieduta da Liliana Floris, è giunta alla quinta edizione. La consegna del premio avverrà sabato 5 marzo nell’ambito delle iniziative organizzate per la Giornata Internazionale della Donna. Nell’occasione l’oncologo Massimo Dessena, che svolge l’attività presso l’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Sperimentale dell’ospedale “Businco” della Asl 8 di Cagliari, terrà una relazione sui risultati più recenti della ricerca clinica, sui nuovi indirizzi della prevenzione e gli studi sul carcinoma mammario. Seguirà un intervento della presidente regionale dell’ordine degli psicologi Angela Quaquero sui risvolti psicologici del tumore al seno. L’argomento caratterizzerà anche l’annuale appuntamento “Un sorriso oltre le sbarre” l’8 marzo prossimo con le detenute della Casa Circondariale di Cagliari.

LE INIZIATIVE. Due appuntamenti all’insegna della solidarietà femminile e della prevenzione del tumore al seno caratterizzeranno le iniziative della sezione cagliaritana della FIDAPA e dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” per la Giornata Internazionale della Donna. Sabato 5 marzo alle 16.30 nella Sala Conferenze della Fondazione Banco di Sardegna sarà consegnato il “Premio Solidarietà Donna 2016” a “Sinergia Femminile”, l’associazione che, coordinata da Anna Maria Massetti, sostiene e promuove in Sardegna la diagnosi e la cura del tumore al seno. La cerimonia, giunta alla quinta edizione, sarà preceduta da una relazione sui risultati più recenti della ricerca clinica, sui nuovi indirizzi della prevenzione e gli studi sul carcinoma mammario dell’oncologo Massimo Dessena, che svolge l’attività presso l’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Sperimentale dell’ospedale “Businco” dell’Azienda Ospedaliera “G. Brotzu” di Cagliari. Seguirà un intervento della presidente regionale dell’ordine degli psicologi Angela Quaquero sui risvolti psicologici del tumore. L’argomento caratterizzerà anche l’annuale appuntamento “Un sorriso oltre le sbarre” l’8 marzo prossimo con le detenute della Casa Circondariale di Cagliari-Uta. “La prevenzione – affermano Maria Grazia Caligaris e Liliana Floris, responsabili rispettivamente di SDR e Fidapa Cagliari – è ancora l’unica straordinaria arma di contrasto al tumore al seno. Quando tuttavia la malattia si presenta occorre intervenire, talvolta chirurgicamente. Oggi le tecniche si sono molto evolute e sono sempre meno invasive. Quando l’asportazione del tumore è indispensabile, le donne vivono con grande apprensione e difficoltà la fase post-operatoria, spesso con crisi depressive. “Sinergie femminile” opera con costante impegno per migliorare i dispositivi diagnostici e per restituire il sorriso e la forza di combattere alle donne. Abbiamo pensato quindi di attribuire a questa bella realtà femminile il nostro piccolo segnale di riconoscenza a cui si aggiungono i contribuiti dell’Agente Unipol Sai Paola Melis e dell’artista orafa Maria Conte. “Il carcinoma della mammella – afferma Dessena – è il tumore più frequente nelle donne di qualsiasi età con circa 50 mila casi diagnosticati in Italia nel 2015, oltre 1300 in Sardegna. Rappresenta il 29% di tutti i tumori. Si presume che 1 donna su 9 andrà incontro nell’arco della vita ad una neoplasia mammaria. Grazie alla diagnosi precoce, allo screening, all’approccio multidisciplinare con modelli organizzativi quali le Breast Unit nonché alle moderne tecniche diagnostiche e ai farmaci di nuova generazione, che consentono interventi chirurgici sempre più conservativi e terapie mediche più mirate e personalizzate, si è osservato negli ultimi anni – conclude l’oncologo cagliaritano – un incremento della sopravvivenza, che raggiunge negli stadi iniziali anche il 98% e un miglioramento della qualità di vita delle pazienti”. 

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