Policlinico, strana gara d’appalto. Il M5S: indagate sul blocco R

Lettera alla Regione della parlamentare grillina Emanuela Corda, che chiede di ispezionare la regolarità della gara d’appalto per i nuovi lotti del Policlinico di Monserrato 


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La portavoce alla Camera del M5Stelle Emanuela Corda interviene sulla gara d’appalto per la costruzione dei blocchi R del Policlinico Duilio Casula di Monserrato con una lettera inviata all’Assessore regionale ai Lavori Pubblici Paolo Maninchedda in cui si chiede di ispezionare la regolarità della gara.
 
La notizia è apparsa sul Fatto Quotidiano del 3 febbraio scorso (http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/03/vito-gamberale-allassalto-degli-ospedali-sardi-primo-e-quarto-nella-stessa-gara/2427457/) ed era già oggetto di approfondimento da parte della stessa portavoce sarda.
 
“I nuovi quattro edifici, denominati Blocchi R cambieranno radicalmente il volto del Policlinico che diventerà così il più imponente ospedale della Sardegna. Progetto ambizioso – scrive la portavoce – che prevede anche il collegamento della metropolitana con l’ingresso del Duilio Casula. La grande hall sarà simile agli hotel di lusso. Un progetto da 40 milioni di euro”. Non senza alcune parti poco chiare, sottolinea:“Ad aggiudicarsi il grande appalto è stata l’Associazione temporanea d’impresa Bacchi srl – Gruppo Psc spa, che ha presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa con punteggio di 97,141 su 100 e praticando un ribasso pari al 18,123% sugli importi soggetti a ribasso e pari al 30,000% sul tempo di esecuzione. L’importo di aggiudicazione è di 27 milioni e mezzo. Al quarto posto la Grandi Lavori Fincosit, il cui presidente è sempre quello di una delle due società aggiudicatrici, ovvero Vito Gamberale, noto manager coinvolto in passato in alcune vicende giudiziarie per le quali è stato poi dichiarato innocente e risarcito per i danni subiti“. 
”.
 
“Tra le cause di esclusione dalla gara – continua la portavoce – c’è l’ipotesi di collegamento tra soggetti partecipanti collegati a un unico centro decisionale, con conseguente vanificazione dei principi di par condicio, segretezza delle offerte e trasparenza della competizione. Sono già stati annunciati ricorsi al Tar su questa vicenda quantomeno dubbia, ma stranamente le due imprese rappresentate da Gamberale hanno partecipato in cordata ad un’altra gara ospedaliera a San Gavino Monreale”.
  
“Se venisse riscontrata qualche illegalità – conclude la lettera di Emanuela Corda – si valuti la possibilità di annullamento della gara stessa”.
 

In serata è arrivata poi la replica dell’Azienda Ospedaliera. «La commissione in sede di ammissione ha riscontrato che due imprese partecipanti alla gara avevano il medesimo presidente del Consiglio di Amministrazione, il quale, per una di queste era anche socio al 14,15%. Per legge, la condizione di socio di capitale in una delle due società è irrilevante. Le istanze di partecipazione, inoltre, sono state sottoscritte da persona diversa dal Presidente con specificazione, in entrambi i casi, che le istanze erano state formulate autonomamente.

Avendo verificato l’insussistenza di rapporti di controllo o collegamento ex art. 2359 del c.c., le due società non potevano essere escluse. La commissione, anzi, avrebbe commesso un atto illegittimo se le avesse escluse.  

Insomma,  non c’erano i presupposti per un’esclusione automatica, anche perché il criterio di aggiudicazione impiegato era tale da rendere impossibile un ipotetico accordo economico collusivo». Lo precisa l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari in merito alla gara per il Blocco R del Policlinico di Monserrato.