Migliaia tra le vie del centro di Cagliari per la partenza ufficiale del Carnevale 2020. Il Giovedì Grasso è stato ritmato dai tamburi dei bravissimi ragazzi de Sa ratantira casteddaia, che sono riusciti sin da subito a riscaldare tutti i presenti. E, come da tradizione, è scattata anche la caccia al costume più originale: menzione speciale per un gruppo di signore travestite da meduse. È bastato poco: un ombrello, due occhioni disegnati in cima e tanti e lunghi fili di stoffa colorati. C’è stato anche l’immancabile zoccolo duro di chi, cascasse il mondo, nemmeno quest’anno ha voluto rinunciare a vestirsi da Topolino, principe, pirata o pagliaccio. Stelle filanti e coriandoli hanno ricoperto nel giro di un amen piazza Garibaldi, via Garibaldi, via Manno, Stampace e piazza Yenne, dove è andato in scena il saluto finale, sempre al ritmo di tamburi. Saluto finale, sì, ma solo per quanto riguarda il Giovedì Grasso.
Gli eventi, infatti, sono appena iniziati. Domenica 23 febbraio la sfilata delle maschere tradizionali nel Corso Vittorio alle 17, martedì 25 il rogo di Cancioffali, domenica primo marzo c’è la tredicesima edizione della Vespiglia in via Azuni alle 10:30 e, alle 17:30, la pentolaccia al Villaggio Pescatori. La festa, insomma, è ancora lunga.