Piazza Yenne, i commercianti pagano gli steward: “Costretti a difenderci da soli”

Gli ultimi casi di aggressioni e scippi, compiuti da algerini nelle zone della movida cagliaritana, portano i lavoratori della piazza che “unisce” Marina e Corso Vittorio ad autodifendersi. “Più controlli, qui c’è da aver paura”.


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È piena emergenza alla Marina e in piazza Yenne. Soprattutto di sera e di notte: le cronache degli ultimi giorni fanno piombare in un incubo anche i gestori di negozi e locali nella classica e famosa zona della movida cagliaritana. All’orizzonte ci sarebbe un incontro con il sindaco, Massimo Zedda, organizzato dalla Confesercenti. Ma, prima, i commercianti cercano di riportare, pagando di tasca loro, la sicurezza. Come? Con due steward, pronti a controllare la situazione, dalle 22 in poi, nella centralissima piazza Yenne. Un progetto che potrebbe partire a breve, anche se sono indispensabili alcuni “ok” da parte di vari Enti.
 Nel frattempo, le grida di aiuto sono identiche. C’è chi ha assistito dal vivo a uno scippo, come Barbara Ghiani del bar Centrale, chi ha visto un proprio caro bloccato da dei malintenzionati stranieri, ed è il caso di Edoardo Falqui, titolare della pizzeria Gustavino. Chi ancora chiede più controlli e soprattutto telecamere, per la precisione Luigi Muru della farmacia Scanu nel Largo Carlo Felice. O chi, ed è il caso di Laura Agus, titolare del locale Downtown, critica la scelta di mandare i controlli delle Forze dell’ordine in orari non a rischio, cioè nel pomeriggio. L’accordo è massimo quando si tratta di decidere quale precauzione prendere: “Paghiamo degli steward per far controllare la zona, il Comune, almeno finora, non sta facendo abbastanza”.