Pecorino romano, nasce accordo di rete fra le coop del formaggio

Atto siglato lunedì negli uffici legacoop fra undici aziende


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Legacoop Sardegna punta sulla valorizzazione del pecorino romano e tiene a battesimo il primo accordo di filiera tra le cooperative di trasformazione. Un impegno importante, siglato a Oristano il 21 dicembre, per le 11 coop che hanno aderito all’accordo di rete (Tre A Arborea, Unione pastori Nurri, Cao Formaggi, Coop. Pastori perfughesi, Latteria Pozzomaggiore, Coop La concordia Pattada, Sa Costera Anela, Coop Lait Ittiri, Coop La. Ce. Sa. Bortigali, Coop allevatori Villanovesi, Cooperativa pastori oschiresi) che ha come obiettivo la predisposizione e l’attuazione di un progetto della filiera ovi caprina. L’accordo prevede, tra le altre cose, la sottoscrizione di un contratto di rete con lo scopo di stabilizzare il mercato e garantire un’adeguata remunerazione del latte conferito. Tra gli aspetti indicati dall’accordo il fatto che la quantità di latte destinato a diventare romano per la campagna 2015/16 non possa superare quello prodotto nella precedente annualità. Tra i punti salienti anche il fatto che nessuna azienda possa vendere prodotto a un prezzo inferiore al valore stabilito dal comitato prezzi istituito dal Consorzio di tutela del pecorino romano pari, attualmente, a 8,75 euro al chilo, franco stabilimento.
Per Salvatore Pala, responsabile settore ovi caprino Legacoop Sardegna si tratta di «un fatto storico». «Pensiamo che questa strategia messa in piedi momentaneamente dalle Coop e che speriamo possa essere allargata al mondo industriale – spiega Pala che è anche presidente della cooperativa Unione pastori Nurri -, porti a una calmierazione della pressione troppo alta subita dal prodotto Pecorino romano. Riteniamo sia una politica da mettere in piedi perché il prodotto primario latte possa avere una boccata d’ossigeno». Per Salvatore Palitta, presidente del Consorzio di tutela del Pecorino Romano si tratta di un passaggio epocale. «Principale vantaggio è la stabilizzazione del prezzo – spiega – e l’obiettivo della durata nel tempo. Una migliore attività potrà essere possibile anche grazie al contingentamento della produzione e alla gestione dell’intero sistema».
Daniele Caddeo, direttore generale della Legacoop Sardegna spiega che: « L’accordo di rete dimostra la volontà e la maturità delle cooperative lattiero casearie sarde di aggregarsi su punti fondamentali e strategici per il settore. Siamo convinti, come Legacoop, che la rete sottoscritta lunedì verrà estesa anche alle cooperative non presenti perché unico strumento in grado realmente di garantire una remunerazione importante del prodotto pecorino romano. A gennaio ci ritroveremo per fare il punto della situazione, siamo convinti che l’ampliamento della discussione alla parte dei trasformatori non cooperativi possa essere utile e di reale prospettiva per l’intero comparto». Non solo. «Legacoop metterà in campo (per i firmatari dell’accordo di rete) tutti i propri strumenti finanziari oltre che rendersi disponibile a convocare un tavolo tecnico con le banche per un’eventuale rimodulazione su un accordo relativo alle giacenze 2014/15, nonché al nuovo fabbisogno 2015/16».