L’ultimo episodio è accaduto un giorno fa: “L’aggressività e l’inciviltà non solo rallentano e compromettono la mia operatività professionale, ma mettono a rischio la sicurezza e la serenità di chi attende una prestazione sanitaria”. E il medico avvisa: “Se episodi di tale gravità dovessero ripetersi, sarò obbligata a procedere in due modi:
Segnalazione immediata dei responsabili alle Autorità competenti per le vie legali.
Valutazione della sospensione definitiva del mio incarico presso l’Ambulatorio di Siliqua, qualora le condizioni di lavoro non consentano più di garantire un servizio sereno e sicuro”. È la dottoressa Michela Fois ASCoT Siliqua che comunica quanto accaduto durante il servizio sanitario, una situazione ad alta tensione che non è accettabile.
“Ho osservato con profonda amarezza l’escalation di discussioni e atteggiamenti irrispettosi, troppo spesso legati a futili motivi come l’ordine di arrivo o i tempi di attesa.
Questi comportamenti non sono semplicemente “inaccettabili”; essi feriscono la dignità di un luogo dedicato alla salute e al rispetto reciproco e danneggiano il diritto alla cura serena di tutti gli altri pazienti presenti. Sono un’offesa all’impegno e alla dedizione con cui svolgo il mio lavoro”.
“L’Ambulatorio – prosegue – è un servizio essenziale della comunità. Confido nel senso di responsabilità di ogni singolo paziente. L’Ambulatorio deve tornare ad essere un ambiente civile e protetto, dove la cura e il rispetto siano la regola e non l’eccezione”.
Sull’argomento interviene anche il gruppo politico “Siamo Siliqua”:
“Apprendiamo con sconcerto del verificarsi dell’ennesimo episodio di comportamento incivile nei confronti del medici dell’Ambulatorio Straordinario di continuità territoriale (ASCOT) a Siliqua. Condanniamo con fermezza questi comportamenti ed esprimiamo piena solidarietà al medico coinvolto che svolge un importantissima funzione per la nostra comunità oramai da tempo priva, per gran parte della popolazione, dei servizi del medico di famiglia. Ricordiamo che il gruppo consiliare Siamo Siliqua (consiglieri Helga Bachis, Paolo Boi, Maurizio Pisu) ha sostenuto con forza tutte le iniziative volte al ripristino del presidio sanitario a Siliqua, anche rivolgendosi autonomamente al Prefetto in data 06 Marzo 2025.
Chiediamo che il sindaco intervenga quale autorità sanitaria locale della comunità di concerto con le istituzioni preposte. Siliqua non può permettersi di perdere questo fondamentale presidio sanitario”.












