Trapani fa il pieno dei voli Ryanair alle spalle di Cagliari. Il taglio delle tratte sarde sembra aver favorito Trapani e non perché sia più simpatica ma perché ha trovato il modo di elargire il contributo a Ryanair.
La città siciliana con il suo aeroporto Vincenzo Florio schiera 12 tratte per l’estero e tra queste Baden Baden, Kaunas e Girona scippate a Cagliari e 14 nazionali di cui Genova e Perugia cancellate da Cagliari.
Anche Trapani era stata minacciata dalla compagnie irlandese del taglio di tratte per l’estate 2016 ma è stato trovato un modo per aiutare l’Airgest (ente che gestisce l’aeroporto trapanese) a sostenere il contratto con Ryanair che prevede, per tre anni, due milioni e 100 mila euro ripartiti in base alla grandezza dei Comuni per quote di contribuzione che oscillano da 300 a 5 mila euro.
Capofila la camera di Commercio di Trapani seguita dai Comuni di Erice e Salemi e da altri 22 Comuni che hanno assicurato alla compagnia low cost il contributo sotto forma di comarkerting.
Insomma in Sardegna la Giunta Pigliaru dice a chiare lettere che per dare i contributi sia necessario fare dei regolari e trasparenti bandi e di conseguenza la compagnia Irlandese taglia le tratte da Cagliari e dimezza quelle di Alghero. In Sicilia invece un ente pubblico come la Camera di Commercio alla testa di 24 Comuni finanzia in comarketing (attività di collaborazione con la finalità di ottenere benefici al proprio mercato utilizzando iniziative varie di marketing) la compagni irlandese.
Qualcosa non torna, in Sicilia degli enti pubblici hanno trovato il modo di pagare Ryanair alla luce del sole e in Sardegna invece no. I cittadini hanno il diritto di sapere se questo fosse possibile anche nella nostra isola e perché allora si sia praticamente lasciato che la compagnie low cost più importante d’Europa falcidiasse le rotte da Cagliari e Alghero mentre le incrementava con “generosità” a Trapani”. L’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana e il presidente Pigliaru qualche chiarimento lo devono dare.











