Partite IVA in rivolta, massiccia adesione anche dalla Sardegna al progetto “Libera Italia”: partito dall’iniziativa del Presidente partite IVA Campania Salvatore Caraviello, che ha riunito diverse sigle nazionali di Partite IVA e, non solo, durante l’ultimo incontro “all’unanimità, abbiamo votato di creare un tavolo tecnico, con il compito di strutturare una lettera di proposta da inviare al Governo italiano, segnalando i problemi delle imprese e dei liberi professionisti italiani e proporre le nostre soluzioni” spiega uno dei portavoce cagliaritani Alberto Appeddu, avvocato.
Con l’aumento dei carburanti, dell’energia, del gas, dei mutui, la povertà cresce a macchia d’olio.
Oramai anche carne, frutta e verdura stanno diventando un lusso.
Tante, troppe famiglie hanno difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena. “Migliaia di Partite IVA, strette dalla morsa di un sistema bancario sempre più aggressivo, stanno chiudendo le loro attività. Davanti a tutto questo quali sono le risposte del Governo italiano?” ha spiegato Appeddu.
La soluzione, secondo il movimento, sarebbe quella di organizzare “nei vari territori dei microincontri di analisi e soluzione, miranti ad un macroincontro nazionale, che ridia centralità alla partecipazione ed alla proposta popolare.
Senza questo, siamo tutti destinati alla povertà, schiavi delle multinazionali e di pochi politici oligarchi, che fingono di litigare, ma che si trovano d’accordo quando si tratta di aumentare i loro già ricchi stipendi ed il loro odioso potere”.
Non solo: “È necessaria una seria riforma tributaria che permetta alle imprese che stanno morendo di essere messi in condizioni di pagare, serve una pace seria tra credito e debito sia tributario sia bancario, serve urgentemente una regolamentazione che sani lo squilibrio tra grande distribuzione organizzata e commercio informatico e piccolo commercio e, non ultimo, è indispensabile fermare il macello delle aste giudiziarie con una riforma seria del processo esecutivo, dove diritti e ragioni del debitore sono assenti.
Come i vari sindacati, anche noi Partite IVA abbiamo diritto, come tutti i lavoratori, di essere ricevuti da chi ci governa, tenendo conto che siamo noi, con le nostre tasse siamo quelli che danno ossigeno alle Casse pubbliche e, solo per questo, meritiamo rispetto.
Parteciperò al tavolo portando la mia piccola esperienza maturata in anni di professione e di movimentismo”.










