Parco Molentargius-Saline: è caccia aperta al Gambero della Louisiana

Parco Molentargius-Saline, tra ricerca, salvaguardia e valorizzazione delle biodiversità. L’eradicazione del crostaceo al centro degli studi condotti dagli specialisti dell’ateneo. Domani l’evento finale del progetto realizzato con il contributo della Fondazione con il Sud


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Domani, venerdì 5 aprile, dalle 9.30 la sala Helmar Schenk – Edificio sali scelti, via La Palma, Cagliari – ospita l’evento di presentazione dei risultati scientifici del progetto “Salvaguardia e valorizzazione della biodiversità – Tra passato remoto e presente nel Parco naturale regionale Molentargius-Saline”. All’incontro, curato dai ricercatori Andrea Sabatini e Paolo Solari e moderato dal giornalista Lello Caravano, con Micaela Morelli (pro rettore Ricerca, Università Cagliari) prendono parte Paolo Passino (presidente Parco naturale regionale Molentargius-Saline), Claudio Papoff (direttore Parco Molentargius-Saline) e Paola Zinzula (assessorato regionale Ambiente).

 

STUDI E FILMATI DI ALTO PROFILO SCIENTIFICO. La sinergia di ricerca, disciplinare e operativa condotta dal 2011 dai team dell’ateneo di Cagliari coordinati da Andrea Sabatini (dipartimento Scienze vita e ambiente, docente di Anatomia comparata) e Paolo Solari (dipartimento Scienze biomediche, docente di Fisiologia generale) si è consolidata con un progetto dai tratti innovativi e di replicabilità internazionale. “Consegniamo ai gestori del Parco uno studio dettagliato sugli effetti della presenza di una specie particolarmente invasiva: il Gambero della Lousiana”. Una campagna ad ampio spettro che coinvolge le municipalità e gli enti del settore. Da qui, un ulteriore e positivo tassello costruito nel tempo e con competenze consolidate dalle scuole di ricerca dell’Università del capoluogo. “In poco tempo, diciamo da una decina d’anni, nei bacini d’acqua dolce siti nella zona del Parco di Quartu – spiega il professor Sabatini – questa specie si è insediata ed è necessario contrastarla. Col nostro studio abbiamo redato un protocollo operativo utile per contenere lo sviluppo della popolazione. L’eradicazione? Per il momento, per varie ragioni, è complicato attuarla. Intanto, abbiamo studiato e siamo al lavoro su numerose possibilità, come le nuove esche sperimentali idonee a migliorare l’efficienza nella cattura delle specie”. Gli specialisti sono all’opera sul progetto dal 2017. Nel corso della mattinata è prevista la visione dei filmati “Il gambero rosso invasivo (Procambarus clarkii) minaccia la biodiversità del Parco del Molentargius” e “La spiaggia fossile”.

 

Area di pregio e lotta al gambero che proviene dagli Stati Uniti. Il Parco naturale regionale Molentargius-Saline a vent’anni dall’istituzione, avvenuta il 6 febbraio del 1999, ha un consolidato ruolo a livello internale. Andrea Sabatini interviene con il progetto con la Fondazione con il Sud su “Un’opportunità per la ricerca, la formazione e la comunicazione”. Mentre Paolo Solari dibatte su “Una specie particolarmente minacciosa: il gambero della Louisiana”. A seguire, relazioni degli universitari del capoluogo Giacomo Frau, Stefania Peddio con “Una specie aliena nel Parco di Molentargius: il gambero della Louisiana”. Daniela Piras, Sara Grudina e Francesco Livretti (facenti capo all’ateneo di Cagliari) delineano “Le attività di ricerca e divulgazione”.

 

Ambiente, salubrità e futuro. Ai lavori odierni, su tematiche di grande impatto sociale e scientifico, intervengono Vincenzo Tiana (Associazione per il Parco Molentargius-Saline- Poetto), Luisanna Massa (I risultati per il  Parco naturale regionale Molentargius-Saline), Vincenzo Pascucci (Università di Sassari, “Il Tirreniano della spiaggia fossile di Is Arenas”), Criteria srl (Indagini faunistiche, floristiche e vegetazionali nell’area dell’Orto botanico), Fausto Pani e Toni Corona (Legambiente), Paolo Pani (Cks Le Saline), Maurizio Lamieri (Agesci) e Benedetta Iannelli (Acli).