Sesto giorno di sciopero dell’alimentazione per Paolo Palumbo, lo chef oristanese di 21 anni, affetto da SLA. La sua coraggiosa ma dolorosa battaglia per chiedere di rendere accessibile in Italia la cura sperimentale Brainstorm. “L’unica – spiega – in grado di dare speranza ai malati di SLA ed ai disabili con malattie neurodegenerative.”
“Mentre in politica ci si domanda se spendere 13 miliardi per fare un buco nella montagna nessuno si cura della salute di migliaia di malati di Sla che nel loro futuro vedono solo un tunnel di sofferenza. Tav, tre le lettere che sembrano la vostra priorità- denuncia in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, parlando attraverso il suo sintetizzatore vocale.
Si rivolge ai Ministri Salvini, Di Maio, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Premier Giuseppe Conte e chiunque abbia i potere di cambiare le cose: “Il mio gesto è simbolo di una protesta contro chi non investe nella ricerca. Ogni giorno vi sporcate le mani contro chi non investe sulla ricerca. Ogni giorno vi sporcate le mani, ve le sporchereste anche con il mio sangue?”.
“Supportatemi dice agli altri malati, ma non imitatemi – è il monito del giovane oristanese che lotta per se stesso ma anche per le tante persone come lui affette da questa grave patologia invalidante, che li costringe a letto, imprigionati nel proprio corpo.
Chiede che vengano autorizzate questo tipo di cure sperimentali anche in Italia. Chiede che si investa di più sulla ricerca. Chiede che i diritti dei malati di Sla vengano riconosciuti.












