Palloncini bianchi e il corteo dei colleghi autisti, Villacidro in lacrime saluta Michele Murgia

“Piange” anche il cielo, pieno di nuvole, durante il funerale dell’autista 36enne travolto e ucciso da una lastra di cemento in un capannone: “Ciao Michele, eri un grande lavoratore”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Villacidro in lacrime per l’addio a Michele Murgia, l’autista trentaseienne morto, due giorni fa, all’interno del suo tir. Il 36enne è rimasto schiacciato da una parte della parete in cemento di un capannone, crollata all’improvviso proprio sopra l’abitacolo. Il giovane è morto dopo circa tre ore di tentativi di soccorso da parte dei Vigili del fuoco e del 118, intervenuti nel luogo della tragedia insieme ai carabinieri della compagnia di San Vito. Piena dentro e fuori la chiesa di Sant’Antonio, centinaia di persone hanno voluto salutare, per l’ultima volta, quello che era conosciuto da tutti come un “bravo e grande lavoratore”. Nella prima bancata della chiesa di Sant’Antonio, distrutti dal dolore, ci sono papà Antonio e mamma Gianna, i fratelli Veronica e Mirko, la fidanzata Elena, poi i suoceri e i cognati. Silenzio, interrotto solo dai singhiozzi, durante l’omelia del parroco, don Salvatore Saiu.

 

Fuori dalla chiesa, all’uscita della bara del trentaseienne, la pioggia concede una tregua, giusto per il lancio di tanti palloncini bianchi verso il cielo. Poi, il corteo sino al cimitero di Villacidro, con Michele Murgia “scortato” dai suoi colleghi autisti che, a bordo dei loro camion e tir, l’hanno ricordato tra le lacrime.


In questo articolo: