Ozieri, lo sfogo del prete: “Sono in isolamento, tampone negativo: basta con i pettegolezzi”

Il prete della chiesa di San Francesco, don Roberto Arcadu, 44 anni, è esasperato: “Sono in quarantena perchè sono entrato in contatto con un positivo a messa. Il mio tampone è negativo, basta bugie e zizzanie”. E, sul caso, interviene anche il sindaco


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Un lungo post su Facebook per tranquillizzare tutti sulle sue condizioni di salute: “Sono in quarantena, tampone negativo”. Tradotto: niente Coronavirus. Don Roberto Arcadu, parroco della chiesa di San Francesco di Ozieri, è esasperato. Qualcuno, stando alle sue parole, starebbe facendo passare messaggi sbagliati sul suo conto: “Nella nostra amata cittadina di Ozieri c’è un diffondersi di pettegolezzo nato da tante bugie sovrapposte l’una all’altra che alcune (parecchie) persone di cui so anche nomi e cognomi, spargono come la zizzania nel terreno. Ebbene sì, don Roberto è in quarantena volontaria perchè è stato a contatto con una persona risultata purtroppo positiva. Ci son entrato in contatto nella celebrazione di una messa, durante la quale abbiamo adottato tutte le precauzioni richieste (come siamo soliti fare dal 18 maggio, giorni di riapertura delle Chiese a differenza di altri luoghi in cui ho constatato che le precauzioni sono un optional)”. Il parroco prosegue: “Non ci sono stato a contatto nè in discoteca (chi mi conosce sa che se mi dovesse capitare di andare a una cena, arrivata una certa ora crollo sul tavolo, figuriamoci in discoteca), nè in nessuno spuntino o pranzo o cena (sto evitando pure pranzi di battesimi e feste). Ma si sa, chi è che riversa sugli altri le colpe? Chi in questo tempo non si è assolutamente privato ne di discoteche ne di spuntini e cene e pranzetti. La mia quarantena è iniziata martedì 2 settembre, mercoledì 3 ho fatto il tampone, venerdi 5 alle 21.00 circa ho ricevuto l’esito: negativo. Continuerò la quarantena, fino al termine dei 15 giorni previsti, ripetendo il tampone per maggior sicurezza. A tali persone, pettegole e bugiarde dico: coraggio, nel mondo c’è spazio per tutti anche per voi, pregandovi però di aprire la bocca per cose vostre personali, che sicuramente c’è tanto da dire… auguri. Ringrazio di vero cuore chi in questi giorni (tantissimi) mi hanno fatto sentire la loro vicinanza. Un particolare saluto lo rivolgo alle comunità parrocchiali di San Francesco e di Santa Lucia, ringraziando i sacerdoti che si stanno adoperando per non far mancare almeno la celebrazione dell’eucaristia”.

 

E, sul caso, interviene anche il sindaco Marco Murgia, che ha condiviso il post del don: “Un abbraccio a don Roberto e agli altri sacerdoti vittime dello stesso trattamento. Ineccepibile il comportamento a tutela degli altri, testimonianza vera di una pastorale per il prossimo”.


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