Ortacesus, nessun segno di frenata: per Daniele Mascia fatale un colpo di sonno o un malore improvviso

La Renault Megane, guidata dal 27enne, quasi totalmente distrutta dopo lo schianto contro la cunetta e il ribaltamento. Mascia ha fatto tutto da solo, il pm ha già disposto la restituzione della salma ai familiari, distrutti dal dolore

Una tragica fatalità. È questa la prima conclusione alla quale sono giunti i militari del radiomobile di Dolianova, agli ordini del comandante Luca Delle Vedove, intervenuti insieme ai colleghi di Suelli sulla Provinciale 35, tra Ortacesus e Selegas, dove ha perso la vita Daniele Mascia. Il 27enne al volante della Renault Megane è stato tradito o da un colpo di sonno o da un malore improvviso: sull’asfalto non c’è nessun segno di frenata che, quindi, possa far pensare magari a una sterzata per evitare un animale o un’altra vettura. Anzi, i militari escludono totalmente che nell’incidente possa essere rimasta coinvolta qualche altra persona: la macchina si è schiantata contro il guard rail e si è ribaltata. Mascia è morto sul colpo, i soccorsi sono stati inutili. I primi ad arrivare sul luogo della tragedia sono stati i soccorritori del 118, con due ambulanze, una delle quali medicalizzata. Il cuore dell’operaio di Ortacesus non ha più ripreso a battere: i traumi riportati alla testa e su altre parti del corpo si sono rivelati fatali.
Il pm di turno ha già disposto la restituzione della salma del ragazzo alla famiglia, ovviamente distrutta dal dolore. Daniele Mascia, per tutti i suoi amici semplicemente “Dix”, lavorava come operaio in una ditta specializzata nella realizzazione di infissi già da un po’ di tempo, e in paese tutti lo piangono, ricordandolo come un ragazzo bravo e, nonostante la giovane età, già un grande lavoratore.


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