Nuovo ospedale a San Gavino, finalmente si farà davvero

Ecco come sarà il nuovo ospedale per tutto il Medio Campidano


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Il nuovo ospedale di San Gavino Monreale si farà. Dopo mesi di stallo e tensioni relative al ricorso presentato da una delle ditte che avevano partecipato alla gara d’appalto, la sentenza del Tar assegna definitivamente i lavori per la costruzione alla IN.SO, società fiorentina, confermatasi dunque aggiudicataria.  Il nuovo polo nascerà su un’area di oltre 30.000 metri quadri, immerso in un ampio spazio verde. La struttura sarà suddivisa in tre blocchi, uno dedicato all’accoglienza e dunque agli uffici e agli ambulatori, uno alla degenza e un altro alle attività di diagnosi e cura. Ovviamente grandissima la soddisfazione dei cittadini e degli utenti che temevano non solo, di non poter vedere realizzato il nuovo ospedale, ma addirittura di perdere quello attuale, come più volte minacciato dai tagli in ambito di sanità pubblica: “Siamo molto felici, il nostro territorio ha bisogno di una struttura adeguata e moderna, ma soprattutto non poteva permettersi di perdere un presidio così importante”, ci confessa la signora Maria C. di Guspini, in visita stamane presso il Nostra Signora di Bonaria per una visita di routine. Sospiro di sollievo anche per i parenti dei pazienti ricoverati, i quali potranno ancora contare sulla possibilità di mantenere i propri cari in zona, senza dover ricorrere ad estenuanti spostamenti quotidiani verso Cagliari, Iglesias e Oristano: “Mia madre è ricoverata qui da due settimane, la notizia dell’imminente costruzione di un nuovo ospedale ci conforta, sarebbe un problema per noi di Arbus, recarci quotidianamente altrove – dichiara il signor Francesco P. – credo possa essere utile anche per le visite mediche, sarebbe inconcepibile essere costretti a spostarci a Cagliari per un semplice esame”. Soddisfazione anche sul fronte occupazionale, con l’apertura dei cantieri che potrebbe garantire l’impiego di manodopera locale e un’economia che potrebbe riprendere il segno positivo in un territorio dove il tasso di disoccupati e inoccupati è tra i più alti d’Italia. Previsti infine un considerevole aumento di posti letto rispetto agli  attuali 170 del Nostra Signora di Bonaria, la nascita di nuovi reparti e di servizi all’avanguardia come l’asilo nido per i dipendenti.

 

 


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