Nuovi appalti pre-commerciali, Sardegna quinta in Italia

L’innovativo modello di appalti pubblici mira a soddisfare la sempre maggiore domanda di innovazione della Pubblica amministrazione, soprattutto nei settori del turismo, cultura, sanità, ambiente e mobilità,


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La Sardegna sarà la quinta regione in Italia a sperimentare, grazie allo Sportello Appalti Imprese di Sardegna Ricerche, il nuovo strumento degli “appalti pre-commerciali” (PCP,  Pre-Commercial Procurement) messo in campo dalla Commissione europea e inserito nella strategia “Europa 2020”. L’innovativo modello di appalti pubblici mira a soddisfare la sempre maggiore domanda di innovazione della Pubblica amministrazione, soprattutto nei settori del turismo, cultura, sanità, ambiente e mobilità,  e favorire le imprese nel percorso verso l’internazionalizzazione, la ricerca e lo sviluppo a costi contenuti e rischi ridotti.

«Questa particolare forma di appalti è libera dai vincoli stabiliti dal Codice degli appalti e consente a tutte le pubbliche amministrazioni di acquistare servizi di ricerca, sviluppo e innovazione attraverso un dialogo serrato tra stazione appaltante e fornitori potenziali», ha sottolineato il direttore generale di Sardegna Ricerche, Giorgio Pisanu. «Con questa modalità i contratti di ricerca e sviluppo vengono attivati prima della commercializzazione di un determinato prodotto o servizio e si basano su tre concetti chiave: la condivisione di rischi e benefici tra il committente pubblico e le imprese, il cofinanziamento da parte delle imprese partecipanti, lo sviluppo competitivo per fasi», ha aggiunto il responsabile dello Sportello Appalti Imprese di Sardegna Ricerche, Vincenzo Perra. Finora sono Lombardia, Trentino Alto Adige, Puglia, Marche le Regioni italiane che hanno attivato il percorso verso progetti innovativi facendo ricorso a questi nuovi modelli. La Sardegna sarà la quinta regione a sperimentarli, anche grazie alle risorse dedicate (14 milioni di euro) inserite nella nuova programmazione comunitaria 2014-2020. In Europa si sta sempre più diffondendo l’idea che accanto agli strumenti di sostegno all’innovazione dal lato dell’offerta, volti a stimolare la ricerca e lo sviluppo, occorra operare sul versante della domanda pubblica attraverso il ruolo delle pubbliche amministrazioni che già esprime attraverso gli appalti pubblici un’importante domanda di acquisito di beni e servizi.

Gli appalti pubblici costituiscono circa il 16% del PIL europeo, in termini numerici circa 2.400 miliardi l’anno, mentre in Italia le risorse per gli appalti pubblici ammontano a circa 100 miliardi, il 58% dei quali riguardano le piccole e medie imprese. Per contribuire a stimolare l’investimento in innovazione sul territorio regionale e aumentare la competizione, nelle gare pubbliche, tra soggetti effettivamente capaci di apportare valore aggiunto, lo Sportello Appalti di Sardegna Ricerche promuove l’utilizzo del pre-commercial procurement.

Attraverso una serie di eventi informativi l’iniziativa mira a far conoscere sia al sistema pubblico (le stazioni appaltanti in primis), sia a quello privato (i fornitori della PA)  l’esistenza del PCP come metodo e strumento per impostare alcune procedure di gara. Il servizio intende inoltre individuare, nel vasto spettro di settori e tipologie di beni e servizi oggetto di appalto pubblico, quelli che più si prestano a sperimentare anche in Sardegna questo tipo di strumento e selezionare, tra gli attori chiave, quelli che più possono, impegnarsi in una sperimentazione, per rivolgere loro una più specifica e diretta informazione e formazione.

Tra le attività in programma dedicate agli Appalti pre-commerciali, lo Sportello Appalti Imprese ha organizzato per il prossimo mercoledì 15 luglio 2015 ad Abbasanta (Or), località Nuraghe Losa, il convegno “Come la Pubblica amministrazione può essere veicolo di innovazione, ricerca e sviluppo: gli appalti precommerciali e l’innovation procurement” sulle prospettive di questa nuova forma di affidamenti. Insieme agli esperti nazionali del settore saranno analizzati i casi e le esperienze significative già avviate nelle Regioni più attive. All’appuntamento parteciperanno anche l’assessore regionale alla Programmazione e Bilancio, Raffaele Paci, la presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona e il sindaco del Comune di Abbasanta, Stefano Sanna.


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