Nuove misure anti-Covid in Sardegna, parla la consigliera Francesca Congiu: “Con 4 mesi di ritardo sono state prese le decisioni che avrebbero potuto tutelare la nostra Isola. Inoltre, non era meglio fare come la Regione Lazio che ha previsto dei check point e drive in sanitari per effettuare il tampone in ingresso presso gli scali di Fiumicino e Civitavecchia?”.
Una riflessione, quella esposta da Francesca Congiu, consigliera di minoranza a Monserrato del Pd, già da fine maggio: “un’indagine a monte sui soggetti in arrivo da altre regioni, composta da tampone naso faringeo e indagine sierologica, su prelievo venoso, con attestazione di negatività accertata antecedente alla 48 h. pre imbarco, con costi sanitari a carico della regione di provenienza.
Questa, affermai, sarebbe stata un’ ipotesi operativa realmente tutelante per noi Sardi. Il resto lo conosciamo. Dopo i proclami e le progettazioni elefantiache, il nulla più assoluto. A distanza di 4 mesi dai proclami del presidente della regione, durante i quali da parte di alcuni giornali e tv si è arrivati addirittura a definire la Sardegna come una regione di untori, tralasciando peraltro di specificare che i contagi arrivavano tutti da fuori, mi ritrovo a leggere con grande sorpresa che il nostro Presidente annuncia misure per effetto delle quali chi entra in Sardegna dovrà essere munito di certificato di negatività immediato già pronto o test entro 48 ore, poi mascherine estese. Che dire, meglio tardi che mai”. La consigliera inoltre sottolinea che “le persone in arrivo se sprovviste di certificazione di negatività al Covid 19 dovranno fare il tampone entro le successive 48 ore e nel frattempo rispettare l’isolamento fiduciario). Cioè significa che bisognerà recarsi entro le 48 ore dello sbarco in Sardegna presso le strutture pubbliche e private convenzionate per spendere 65 Euro di ticket necessario per la effettuazione del tampone e aspettare il suo risultato. Ma non era meglio fare come la Regione Lazio che ha previsto dei check point e drive in sanitari per effettuare il tampone in ingresso presso gli scali di Fiumicino e Civitavecchia?”









