Nuova 195,zona franca e ittiturismo a Sa Illetta:”Si parte quest’anno”

Il Presidente del Cacip Salvatore Mattana ha presentato il piano delle opere pubbliche alla commissione comunale Bilancio. Ecco gli interventi del 2017: progettata una strada che dalla Dorsale consortile percorre, con due carreggiate a senso unico il tratto mancante della 195 fino a Tiscali, lungo il tracciato della strada Contivecchi.


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La zona franca, Sa Illetta ittiturismo e archeologia a Sa Illetta. E il completamento della 195. Tutto negli interventi previsti dal Cacip nel 2017, presentati ieri alla commissione comunale Bilancio presieduta dal consigliere Davide Carta, Pd, dal presidente del Cacip Salvatore Mattana e dalla direttrice generale Anna Maria Congiu.

L’opera più importante presentata è quella del 3° lotto della SS 195. I progetti dell’Anas in fase di realizzazione lasciano insolute le criticità dell’ultimo tratto della 195 all’ingresso di Cagliari. Il progetto attuale arriva fino all’innesto della Dorsale consortile, dove il traffico delle auto viene reimmesso nel vecchio tratto della 195.

Il Cacip ha progettato una soluzione alternativa che dalla Dorsale consortile percorre, con due carreggiate a senso unico il tratto mancante fino a Tiscali, lungo il tracciato della strada “Contivecchi”. Per la realizzazione del progetto (costo di 12 milioni di euro) che ha già l’ok della Regione nelle prossime settimane sarà avviata la procedura di Via (valutazione impatto ambientale).

La Zona franca doganale. Si tratta di 8 lotti di differenti superfici su 6 ettari complessivi (anche se la possibilità è di estendere l’area a 35 ettari), sui quali può insediarsi qualunque attività (servizi, assemblaggio, logistica, Ict, commercio, ecc) con regime di esenzione doganale totale per traffici estero su estero. Cioè la zona franca potrebbe permettere alle grandi compagnie di navigazione extra Ue di sbarcare a Macchiareddu senza pagare dazi doganali e smistare le merci, magari dopo averle assemblate (o rimaneggiate) nei grandi spazi che si aprono proprio alle spalle del porto.

Pochi gli interventi in cantiere: due edifici (per le autorità doganali, sanitarie e i servizi di supporto), la fibra ottica e i sistemi di videosorveglianza. Per la realizzazione della sede, prevista in un tassello delle aree retrostanti le banchine del porto canale, manca solo la concessione edilizia da parte del Consiglio comunale.

 

Sa Illetta. Grazie a 280 mila di anticipazione della Regione e un altro finanziamento, sempre regionale, di 1 milione di euro sarà completata l’urbanizzazione del polo tecnologico di sa Illetta. C’è poi l’accordo di programma con Regione e Comune di Cagliari per il recupero e la valorizzazione del compendio (centro di educazione ambientale, l’apertura di un ittiturismo e un sito archeologico) che si affaccia nella laguna di Santa Gilla. Gli interventi di valorizzazione del sistema delle zone umide verranno realizzati negli edifici un tempo destinati al laboratorio di analisi nella laguna messi a disposizione proprio dal Cacip.

C’è poi la metanizzazione. Attraverso al rimodulazione di un finanziamento regionale di 6 milioni verrà realizzata una rete di trasporto metano dall’interno di Macchiareddu fino a Sarroch.

Verranno caratterizzate  (verrà cioè studiato il livello di contaminazione, procedimento indispensabile per l’insediamento di nuove attività industriali) aree a Macchiareddu e Sarroch (1 milione di euro), previsto anche il revamping del termovalorizzatore del Tecnocasic (65 milioni di euro, di cui 46 mila regionali), l’urbanizzazione della zona franca doganale (2 milioni, di cui 1 milione e 153 mila regionali), le integrazioni urbanistiche a Sa Illetta e Macchiareddu (800 mila euro) e la messa in sicurezza della variante consortile della 195 (2 milioni di euro).

“Attività di pesca, logistica e ict”, ha sottolineato Davide Carta, Pd, “Comune e Cacip devono coordinanrsi. È una chance che non possiamo perdere”. 


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