Nuorese, ora c’è un piano della Regione per valorizzarlo davvero

Ecco cosa prevede


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Si è tenuto oggi nella sede della Presidenza della Regione, a Villa Devoto, il primo incontro del gruppo di valutazione dei progetti finanziabili dal Piano di rilancio del Nuorese. Nella lunga sessione di lavori, il gruppo di valutazione si è confrontato con i soggetti proponenti: dalla Confesercenti di Nuoro alla Confindustria e alla Provincia di Nuoro.

 

Il Parternariato socio-economico ha quindi illustrato i Macro-progetti: Visit Nuorese; Sviluppo del distretto del Marmo; Punto di conferimento degli scarti di lavorazione alimentare; Progetto generale sulla nuova organizzazione della scuola; Cablaggio con le linee di trasmissione dati in fibra per le aree industriali.

 

Valutazione dei progetti. Il gruppo di valutazione è composto da cinque membri di cui tre permanenti con esperienza di sviluppo locale (indicati dalle Autorità di gestione dei fondi strutturali) e due membri che si alternano in base ai temi prioritari oggetto di valutazione. Le istruttorie del gruppo di valutazione seguiranno una procedura di tipo negoziale, con i soggetti proponenti, basata sul principio di contraddittorio, inerenti valutazioni tecniche, di qualità progettuale, efficacia, efficienza e coerenza con le finalità del Piano di rilancio del Nuorese e con la programmazione regionale. La procedura di valutazione di tipo negoziale sarà effettuata con il costante coinvolgimento della segreteria tecnica attivata dalla Provincia di Nuoro e presso l’attuale Unità di Progetto del Piano Sulcis che aggiornerà i suoi compiti con una prossima delibera della Giunta.

 

Entro 90 giorni. Le proposte valutate positivamente, entro 90 giorni dall’avvio della fase di valutazione, saranno definite Progetti ammessi ed inviati ai competenti uffici regionali per gli atti conseguenti e i necessari finanziamenti per l’avvio immediato dei cantieri.

 

Le risorse. La disponibilità finanziaria, rispetto agli impegni già assunti, è passata da 50 a 55 milioni di euro (fondi europei Fsc, Fse, Fesr, Feasr e Feamp). Le ulteriori risorse, già stanziate su azioni presenti nel Piano e avviate, sono cresciute da 23 a 26 milioni di euro. Il totale delle risorse disponibili ammonta quindi a 81 milioni che, di fronte a progetti effettivamente esecutivi, potranno anche ulteriormente crescere.


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