La presidente della regione Alessandra Todde ha convocato un vertice di maggioranza per concordare una “posizione univoca” sul disegno di legge di “Delega al Governo in materia di energia nucleare sostenibile”. La Todde ha spiegato che il disegno di legge è una “delega in bianco” che taglia tutte le prerogative delle Regioni in materia di energia, e che ciò vale a maggior ragione per la Sardegna, che ha competenza primaria sull’urbanistica come regione a statuto speciale. La legge, ha proseguito la presidente, è “amplissima e onnicomprensiva” e interviene in modo subdolo anche sulle energie rinnovabili.
La presidente Todde ha proposto una posizione politica che dica che la Sardegna non può accettare che a livello centrale venga deciso se, come e dove inserire il nucleare tra le strategie energetiche, perché la tecnologia attualmente disponibile non dà abbastanza garanzie. La posizione è stata appoggiata dai gruppi di maggioranza.
Dopo gli interventi dei consiglieri, giunta e assessori hanno concordato sulla proposta di un “incontro tecnico con i consiglieri regionali di maggioranza per illustrare la legge delega e il suo iter”. L’obiettivo è quello di fare fronte comune con le altre regioni e contrastare il testo proposto dal Governo in vista del tavolo tecnico previsto il 22 maggio.