330 mila euro per il sito antico che si affaccia sul mare, il contributo all’investimento è finanziato attraverso l’accordo tra Stato e Regione Sardegna stanziato nell’ambito degli interventi di manutenzione straordinaria dell’area archeologica di Nora.
Le due Amministrazioni attraverso questo accordo assumono ruoli diversi, ma che si compensano. Il Comune assume la responsabilità finanziaria e le attività di verifica e validazione del progetto, oltre alla gestione della gara, mentre la Soprintendenza si occuperà della realizzazione della progettazione degli interventi di manutenzione straordinaria e della direzione lavori.
Il progetto prevede interventi di manutenzione straordinaria nei settori interessati da recenti indagini di scavo archeologico. In particolare, sono previste: attività di consolidamento e restauro di strutture murarie, di intonaci e di rivestimenti pavimentali nell’edificio a est del foro (casa di Favonia).
Attività di restauro nel settore meridionale dell’ex area militare, nella cosiddetta Kashbah, nelle abitazioni private note come casa del direttore Tronchetti e casa del pozzo e nelle terme di Levante; interventi limitati di scavo archeologico, funzionali alla conservazione di strutture e contesti, come in prossimità dell’atrio mosaicato delle terme di Levante.
Il Sindaco Walter Cabasino dichiara: “Proseguono senza sosta gli sforzi dell’Amministrazione per la valorizzazione di Nora. Il Parco Archeologico di Nora rappresenta il più grande patrimonio culturale della comunità e i nostri sforzi, prima di tutto, come Amministrazione devono essere indirizzati alla tutela e alla conservazione. Questo accordo con la Soprintendenza, che ringrazio per la collaborazione, ci consente di mettere a frutto le diverse esperienze maturate nei rispettivi campi da parte delle due Amministrazioni”.
L’antica città di Nora fu fondata dai Fenici, accanto a preesistenti insediamenti nuragici e, grazie alla sua posizione geografica privilegiata, fu uno dei più importanti porti commerciali dell’antichità. Nel 238 a.C. divenne città romana e nel I secolo d.C. divenne “municipium”. Nei due secoli successivi, visse il massimo splendore e fu “caput viae”, chilometro zero di tutte le strade dell’Isola. A partire dal 700 d.C., così come accaduto ad altre città costiere sarde, Nora si spopolò, a causa delle continue incursioni dei vandali prima e dei pirati saraceni poi, all’indomani della caduta dell’impero romano.












