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Antimilitaristi mobilitati per la manifestazione del 3 novembre a Teulada. In prima linea Claudia Zuncheddu, del Movimento Sardigna Libera, che chiede al questore l’autorizzazione per il corteo. “Il naturale dissenso popolare – spiega Zuncheddu – non può essere criminalizzato con nessun alibi. La manifestazione del 31 a Cagliari, contro l’occupazione militare dei territori sardi e le pesanti esercitazioni di guerra in corso, fra l’altro senza il parere favorevole del Comitato Paritetico della Regione Autonoma Sarda, ha visto la partecipazione imponente di cittadini provenienti da tutta la Sardegna e dei movimenti pacifisti, antimilitaristi e anticolonialisti, per ribadire il proprio NO alle esercitazioni Trident della Nato nell’Isola. Oltre ai danni inestimabili per l’ambiente, la salute e per le nostre economie, le esercitazioni con armamentari di guerra, pongono la Sardegna in prima fila nei conflitti in corso nel Mediterraneo e in Medioriente. Le prove di guerra possono avere imprevedibili ricadute in termini di sicurezza per le nostre popolazioni. Il dissenso popolare, democratico e pacifico ha diritto ad essere espresso. Con lo stesso spirito, a nome di tutti i manifestati del 31, si chiede al Questore di Cagliari di autorizzare la manifestazione e il sit-in a Teulada per il 3 novembre. Auspichiamo che su questa vicenda prevalga il buon senso e venga rispettato il diritto democratico dei sardi al dissenso”.