A dimettersi come vorrebbe l’opposizione per le polemiche dopo il concerto di Salmo non ci pensa proprio. Il sindaco di Olbia Settimo Nizzi, respinge al mittente la richiesta di tornarsene a casa alle porte della campagna elettorale delle amministrative in cui è ricandidato come primo cittadino e, in una conferenza stampa convocata nel pomeriggio, dice chiaramente che “se molti di quelli che parlano avessero fatto quello che ho fatto io per la sicurezza sanitaria, saremmo tutti più tranquilli. Quell’episodio non mette in discussione il buon comportamento dell’amministrazione. Sono dei frilli, nella vita e nella politica”. Questione chiusa dunque per Nizzi che, positivo al covid ma senza sintomi perché vaccinato, attende il verdetto del tampone sull’avvenuta guarigione. Ribadendo che l’amministrazione nulla sapeva di quel concerto, perché in quella zona c’era già da giorni musica dal vivo, e sottolineando che “quanto è accaduto è deprecabile perché ci sono regole da rispettare”, Nizzi riesce però a trovare anche qualche aspetto positivo in una vicenda diventata il tormentone di Ferragosto. “L’invito a vaccinarsi che ha fatto Salmo dal palco è stato un messaggio importante per i ragazzi”, dice il sindaco, sottolineando che il rapper olbiese ha voluto in quel modo sollevare in modo plateale il problema degli spettacoli dal vivo e di un intero settore fermo da oltre un anno.
Per quanto riguarda la situazione sanitaria a Olbia, Nizzi ha detto che è sotto controllo e che ci sono 142 positivi fra residenti e turisti “ben al di sotto dei 200 di fine maggio”, pur invitando tutti a stare più attenti e “drizzare le antenne”. Infine, in merito alle polemiche sul ruolo della polizia locale nel sanzionare chi non usa le mascherina, Nizzi ha detto che “per fortuna Olbia è presa d’assalto dai turisti ma poco si può fare in assenza dell’obbligo di indossarle”.