Niente caccia alla lepre e alla pernice: il Tar dà ragione agli ambientalisti

Lepri e pernici sarde salve quest’anno: vincono gli ambientalisti


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Il T.A.R. Sardegna ha accolto con l’ordinanza cautelare n. 308/2017 del 15 settembre 2017 il ricorso presentato dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, grazie al prezioso operato dell’avv. Carlo Augusto Melis Costa del Foro di Cagliari, contro il decreto Assessore difesa ambiente R.A.S. n. 25/15746 del 21 luglio 2017 relativo al calendario venatorio regionale sardo 2017-2018, nella parte in cui prevede la caccia alla Lepre sarda(Lepus capensis mediterraneus) e alla Pernice sarda (Alectoris barbara).

Il provvedimento impugnato prevede per le due giornate di caccia previste (24 settembre e 1 ottobre 2017) un assurdo “carniere” potenziale complessivo di ben 71.974 Lepri sarde e 143.948 Pernici sarde per i 35.987 cacciatori autorizzati alla caccia in Sardegna secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili (piano faunistico-venatorio della Sardegna in corso di approvazione).

La caccia alla Lepre e alla Pernice sarda è stata autorizzata nonostante la consistenza delle rispettive popolazioni non siano puntualmente conosciute, pur definite tendenti alla diminuzione dallo stesso Piano faunistico-venatorio isolano. Non solo. Con nota prot. n. 32236/T-A11 del 30 giugno 2017 l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.) ha fornito il parere di legge (art. 18, comma 4°, della legge n. 157/1992 e s.m.i.) in merito alla proposta di calendario venatorio regionale sardo 2017-2018 e ha chiesto esplicitamente la chiusura della caccia alla Lepre sarda e alla Pernice sarda (Alectoris barbara), proprio per la mancanza di dati sulla consistenza delle rispettive popolazioni.

Tali richieste sono state fatte anche dalla Provincia di Nuoro e dalla Provincia di Oristano.Inoltre, la stessa Regione autonoma della Sardegna ha dichiarato il conclamato stato di grave siccità ed eccezionale avversità atmosferica con la deliberazione Giunta regionale n. 30/37 del 20 giugno 2017 e ci vuol poca immaginazione per comprendere quali danni possa aver arrecato alla fauna selvatica, per giunta acuiti da disastrosi incendi estivi che han portato a esser percorsi dal fuoco in Sardegna nei primi 7 mesi del 2017 circa 9 mila ettari a causa di 2.150 incendi, di origine dolosa o colposa.

Neppure l’istanza (3 agosto 2017) rivolta dal Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e L.A.C. al Presidente e all’Assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione per la sospensione della caccia perlomeno a Lepri Pernici sardeha avuto risposta, per cui non è rimasto che il ricorso al Giudice amministrativo.

Può un calendario venatorio costituire una cambiale in bianco per le specie faunistiche?

Evidentemente no, ha detto il T.A.R. Sardegna.

L’udienza per la discussione nel merito è stata fissata per il 20 dicembre 2017, quando le due giornate di caccia non potranno più esser svolte: Lepri e Pernici sarde per quest’anno sono salve!