È morto al Brotzu a due mesi di distanza dall’incidente avvenuto in una pista da motocross di Dolianova, Luca “lupo” Ghiani, 54enne quartese. I suoi funerali, a distanza di sei giorni, non sono stati ancora celebrati perché la salma è stata sequestrata e il pm Enrico Lussu ha disposto l’autopsia. Una decisione arrivata dopo l’esposto, presentato ai carabinieri, dalla moglie Elisabetta Orrù e dalla figlia Andrea: sono loro ad avere tenuto i contatti quotidiani con i medici del più grosso ospedale sardo. Assistite dagli avvocati Marcello Marcelli e Gianluca Marrocu, hanno messo nero su bianco ciò che sarebbe successo a Ghiani: “Le nostre assistite hanno fatto notare che il loro caro si è risvegliato dal coma ma, successivamente, c’è stato un peggioramento legato a un virus, contratto al Brotzu”, spiega a Casteddu Online l’avvocato Marcelli. “Siamo in attesa della fissazione della data dell’autopsia, la volontà della moglie e della figlia di Luca Ghiani è che si arrivi a stabilire con esattezza e certezza le cause della morte”. Che potrebbe non essere legata ai traumi e alle ferite riportate dopo l’incidente con la moto.
Il corpo di Luca “lupo” Ghiani è ancora al Brotzu, in attesa di essere trasferito al Policlinico di Monserrato o al Santissima Trinità, gli unici due ospedali in tutto il Cagliaritano dove è possibile eseguire un esame autoptico. Solo dopo le analisi del medico legale sarà possibile liberare la salma del cinquantaquattrenne per la celebrazione dei funerali.











