Tomaso Locci è il nuovo sindaco di Monserrato: una vittoria storica nel feudo del centrosinistra che governava da ben 22 anni. Monserrato volta pagina dopo tanti anni, e su Fb il motto della vittoria è solo uno: “Ciaone alla sinistra a Monserrato”. Quel “ciaone” gridato in piazza e nei social, per celebrare il successo del candidato dalla faccia semplice, che ha costruito l’alternativa politica che il paese attendeva ormai da tempo. Basta con le vecchie facce, con la dinastia Vacca, ora si cambia: la vittoria delle liste civiche, che con il Psi e i Riformatori hanno sostenuto quello che non era identificabile come un candidato di centrodestra in senso stretto.
Con quasi il 65 per cento dei voti Locci ha stravinto, e c’è da chiedersi perchè Monserrato avesse tutta questa voglia di cambiare. Un paese rimasto fermo ai box, troppo uguale a se stesso nel corso degli ultimi dieci anni, che non si è mai rinnovato, che continua a vivere quasi solo all’ombra di Cagliari. Una politica che a Monserrato era sempre stata in mano ai “soliti noti”, e che ora invece vede un cambiamento epocale.










