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Monserrato riparte, in arrivo degustazioni all’aperto ed eventi
L’amministrazione comunale non rimane indietro. Anzi. In tempo covid, dove programmare, organizzare, creare è nettamente più difficile, sta sviluppando un lavoro ben articolato in modo tale da garantire innanzitutto la sicurezza ai cittadini e offrire allo stesso tempo un intrattenimento di qualità
In attesa che sagre e feste possano nuovamente rallegrare vie e piazze di Monserrato, i paulesi, nel rispetto delle linee guida anti covid-19, soprattutto la sera, non negano il piacere di una passeggiata o di ritrovarsi per scambiare due chiacchiere. “A me fa immenso piacere vedere i giovani nelle piazze, fuori di casa, andare in bici, stare nelle panchine e rincorrersi – spiega Marco Deliperi, abitante del luogo – quando eravamo ragazzi e, alcuni di noi, avevano i primi figli, ci si radunava e i nostri figli sono ancora amici. L’estate ai giardinetti era un cult, si preferiva rimanere a Monserrato piuttosto che andare nei chioschi al Poetto: c’era vita, c’era gioia, c’era gente! I bambini andavano al cinema all’aperto o alla Chiesa del Redentore o nel
cortile dell’attuale comune, noi genitori attendevamo nei vari spazi dei giardinetti, tra un gelato e una birra”. Non solo: “le partite di calcio estivo ( mondiali, europei) le gare di formula 1, tutti insieme, tutti attorno ad uno schermo collocato in mezzo ai giardini. Poi le cose sono cambiate, nessuno ha mai più animato quei giardini, i bar smisero di fare le serate e i giovani iniziarono a scoprire Cagliari, il Poetto e tutte le attrazioni che offrono un minimo di divertimento. Quando mi capita di andare in qualche paese un po’ più distante dall’hinterland Cagliaritano, mi accorgo che i giovani fanno ancora queste cose, che i genitori escono con i figli, che si prova a vivere il paese e il paese prova a far vivere i propri cittadini. È da anni che a Monserrato non si fa più niente, se non le solite serate danzanti, con le solite facce, il solito dj e il solito gruppo, niente cinema all’aperto. Monserrato avrebbe bisogno di una ventata d’aria fresca – propone Marco Deliperi – un po’ di cambiamenti, un paese così vicino a Cagliari non può essere invecchiato di punto in bianco. Qui sono nati i primi club negli anni 60, si organizzavano i migliori concerti dell’hinterland di Cagliari e ora invece di migliorare si è peggiorati, siamo arrivati a far morire Monserrato usando come scusa che tanto siamo attaccati a Cagliari”.
L’amministrazione comunale non rimane indietro. Anzi. In tempo covid, dove programmare, organizzare, creare è nettamente più difficile, sta sviluppando un lavoro ben articolato in modo tale da garantire innanzitutto la sicurezza ai cittadini e offrire allo stesso tempo un intrattenimento di qualità. “Siamo in divenire nell’organizzazione – spiega l’assessora alla cultura di Monserrato Emanuela Stara – quest’anno dobbiamo andare con i piedi di piombo: è tutto molto più difficile e rischioso e quindi dobbiamo veramente organizzare partendo da dove si può organizzare e come si può organizzare, per poi inserire un determinato tipo di eventi adeguato alla piazza. Quest’anno purtroppo dobbiamo far questo ragionamento al contrario. Dobbiamo prima assicurarci che la piazza o le zone che scegliamo siano adeguate al distanziamento sociale e che vi sia lo spazio sufficiente per tutti. Ci stiamo muovendo per avere la serenità che i luoghi che scegliamo siano adatti per accogliere gli eventi. In questi giorni ho una serie di appuntamenti proprio per decidere dove inserire il programma, cercando anche di coinvolgere le associazioni che si occupano, magari, di fare una piccola degustazione, che anche questa è diventata difficile da organizzare perché molto limitata nella sua modalità. Siamo al lavoro, questo sicuramente. Io sono entrata al massimo dell’organizzazione del mio lavoro proprio perché devo assicurarmi che tutto sia realizzato senza rischi e questo ha necessità di tempi un po’ più dilatati, anche perché, di giorno in giorno, abbiamo ulteriori cambi di indicazione”.
(foto: di Ignazio Zuddas, un momento di ritrovo in Piazza Gennargentu)