Monserrato, “proibito avere il contatore privato dell’acqua, impossibile staccarsi da quello condominiale”

Abbanoa non permette a un cittadino di slacciarsi da quello condominiale se tutti i condomini non sono d’accordo.


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“A chi è capitata una situazione simile e come l’ha risolta? Pago 120 euro al mese per 20 metri cubi d’acqua, ho chiesto più volte agli impiegati dell’ente poiché non mi era possibile avere un contatore privato, i lavori per l’adeguamento li pagherei io. Risparmierei anche 40 euro al mese che, con i tempi che corrono, per il fabbisogno di una famiglia sono decisamente importanti”.

Un enigma, un rebus da risolvere, però, non di certo sui giornali riservati ai passatempi che impegnano la mente bensì con l’ente che gestisce l’acqua, non nuovo a quesiti che, apparentemente, avrebbero una soluzione scontata e che invece proprio non è così. La segnalazione, che è più una richiesta di aiuto, giunge da un residente di via Giulio Cesare, che dimora in un condominio che ha un solo contatore per l’acqua. “Inizialmente si pagava una cifra intorno a 60 euro mensili, quest’anno, invece, il costo è aumentato, l’amministratore chiede ben 120 euro al mese, una cifra che a mio giudizio non è proporzionata al consumo di 20 metri cubi di acqua che ho. Abbiamo fatto una riunione condominiale dove la maggioranza era propensa per i contatori individuali ma due residenti si sono opposti e la proposta non è stata approvata. Mi sono rivolto allora ad Abbanoa per avere un mio contatore privato, ho spiegato la semplicità con la quale mi sarei potuto staccare da quello condominiale e ho specificato che le spese dei lavori li avrei pagati io. Niente da fare, mi hanno risposto che la questione doveva riguardare l’intero condominio”. O tutti o nessuno, insomma, questa è in sintesi la condizione che permetterebbe di avere un proprio contatore. “Non trovo giusta questa risposta che mi è stata data, mi piacerebbe sapere se è capitato anche ad altri cittadini e come hanno risolto la situazione”. Una richiesta più che lecita anche perché i costi si abbasserebbero: un risparmio stimato di circa 40 euro al mese che, con i tempi di oggi segnati dai rincari, favorirebbe il budget familiare.


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