di Paolo Rapeanu
Tomaso Locci, da sindaco dimissionario, non molla ma detta la linea per tenere in piedi l’attuale governo di Monserrato. Il succo è: sì al dialogo, no alle corse solitarie. O quasi solitarie. “Aria di crisi per quanto fatto dai cinque consiglieri Filippo Marras, Paolo Lai, Valentina Picciau, Salvatore Zuddas e Mario Argilla, i quali non accettano il fatto che il sindaco deve decidere nell’interesse dei cittadini e coinvolgendo tutte le parti, da loro non ho avuto nessuna proposta”, così Locci, a margine dell’inaugurazione del nuovo asilo nido di via Capo D’orso. “Non voglio lasciare Monserrato in mano a chi non ne ha a cuore le sorti”.
E poi una stilettata: “Se le mie due proposte – maggioranza identica a quella che ha iniziato il mandato e nessun cambio di poltrone – non dovessero venire accettate, sono pronto a dimettermi, e i monserratini potranno votare di nuovo e scegliere tra chi in due anni ha fatto tanto e chi, in passato, si è fatto i propri porci comodi”.










