“Andare per vivai non è consentito”: la riflessione di Antonello Atzeni di Monserrato, proprietario di un vivaio a Monastir.
Fiori e piante sono la sua passione e il suo lavoro e dona inoltre qualsiasi forma alle piante con l’arte topiaria da oltre trent’anni.
In questo periodo in cui la Sardegna è in zona arancione, quindi sono vietati gli spostamenti tra i comuni inferiori ai 5 mila abitanti, anche il suo settore non è risparmiato dalla grave crisi economica.
“Ma si, stessa storia del 2020. Se non ti puoi spostare per i motivi elencati nel dpcm cosa puoi andare a raccontare alle forze dell’ordine? ‘Buongiorno ho l’autocertificazione e sto andando ad acquistare piante al vivaio di Antonello’. ‘No, mi dispiace ma lei signora/e non può, non è di Monastir. Poi eventuale sanzione. Quindi chi vuol venire a comprare un cappero a 400 euro? Io ho vissuto sempre sulla crisi andante, accontentandomi, quindi il covid 19 lo vivevo già fra virgolette. Ora solo pensare che per legge nessuno si può spostare, se non per quei tre, quattro motivi, non resta che rassegnarmi al volere delle leggi e aspettare nessuno. Che dire, ultimo prezzo: vendo capperi a euro 399,99.
È una situazione di morte a catena, una morte sofferta. Intanto, nel ricordare che siamo al verde come tanti altri invito a restare a casa, riuscirò a vedere la fine della guerra o pandemia. Mi vien da pensare che sia tornato quel periodo, e vabbè, vuol dire che inizierò a piantare patate e da lì si ripartirà. Poi ricordiamoci che la buccia, in periodo di guerra, era oro. Spero che possa comunque camminare ancora fra i miei passi e acquistare patate. Intanto camminiamo tra i rami delle rose”.












