Monserrato – Lavori non ancora partiti per la riqualificazione del mercato civico, l’opera che richiama le attrattive delle città europee ferma ai box. Scattano le proteste da parte della minoranza, che incalza: “Il mercato civico rientrava nel Riordino Urbano – progetto PISU.
Nella giunta di Marco Sini si recuperarono i soldi; con la giunta Gianni Argiolas – assessore Antonio Sarigu – nel 2014 si elaborò un progetto preliminare per il progetto integrato Pisu e si portò avanti lo studio di fattibilità per il recupero di locali e strutture dismesse da riconvertire”.
Un’opera imponente che, per motivi burocratici, ha ancora bisogno di un pò di tempo prima di diventare realtà: la storica struttura merita la giusta attenzione che, spesso, è in disarmonia con le tempistiche previste per espletare ogni passaggio necessario prima di passare ai fatti.
Diventerà uno spazio che potrà ben ospitare le attività commerciali, le quali potranno offrire anche pasti caldi, accogliere il popolo universitario e quello che, invece, cerca momenti di relax e comunità anche davanti a buona musica. Insomma, non solo per comperare pesce, carne e verdura, ma una struttura futuristica, per il Sud Sardegna, che punta ad adeguarsi alla visione, più ampia e a 360 gradi, che già è ben collaudata oltremare.
Piacente, a tal punto da essere stata presa d’esempio e trascinata in altri progetti che prevedono la riqualificazione dei centri dove la vendita avviene dai banchi dei box: a Serramanna, infatti, il progetto era stato presentato dalle istituzioni locali come uno spazio completamente rinnovato all’interno ed all’esterno, luminoso, accessibile non solo per finalità commerciali ma anche culturali, sociali e di aggregazione. Al suo esterno, inoltre, tanto verde, zona fitness, area giochi e passeggiate. Al suo interno nuovi spazi commerciali e una mediateca a disposizione di tutti. Attenzione al recupero delle acque meteoriche, ai consumi energetici ed alla accessibilità per chi ha mobilità ridotta.
Ma a Monserrato la polemica corre, eccome, tra le corsie ancora vuote e buie di quel polo chiuso e in disuso da anni, che è centro di attenzione da decenni e che attende di riaprire cancelli e finestre per accogliere tutti. Di recente, 10 giorni fa, è approdata nella posta elettronica certificata degli amministratori anche una pec firmata dalla consigliera del Pd Francesca Congiu che punta il dito anche verso un altro aspetto inerente al mercato, ossia quello della paternità dell’opera futura. Viene formalmente richiesto “l’accesso agli atti della copia del progetto esecutivo e quelli di affidamento dei lavori” e espone: “Durante la giunta Pigliaru e per scelta di quest’ultimo, si fece un bando finalizzato a finanziare i progetti e obiettivi che stavano all’interno della pianificazione strategica.
Il Comune di Monserrato partecipò a questo bando e gli furono attribuiti tre finanziamenti, di cui uno per il mercato civico”. “Lo studio fu affidato a “Studio Professionisti Associati srl. Merito della giunta Sini e della giunta Argiolas, quindi, aver ideato e iniziato, merito invece della giunta Locci, come di ciascuna amministrazione che eredita dei lavori o dei finanziamenti, è quello di aver portato avanti il lavoro”.