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L’Istituto Comprensivo di Monserrato comprende tutto il primo ciclo d’istruzione obbligatoria della città. Dai primi di marzo con l’emergenza pandemica gli alunni non sono più potuti entrare in classe, ormai da due mesi la formazione si fa con la famosa e tanto discussa DAD ( Didattica A Distanza).
Ma, a scuole chiuse, solo gli alunni provvisti di devices potevano seguire le lezioni a distanza e continuare a imparare. La scuola non ha perso tempo, con un bacino d’utenza di circa mille alunni, La Dirigente Lisa Cao ha convocato il Consiglio D’Istituto in video conferenza con tutte le componenti elette che ne fanno parte: docenti, personale Ata (segreteria e collaboratori scolastici) e genitori.
Nella seduta si sono votati i criteri di assegnazione e senza perdere tempo prezioso la Dirigente ha personalmente consegnato a tutte le famiglie in difficoltà gli strumenti per garantire agli alunni il diritto allo studio, in qualsiasi situazione.
Sono 72 i devices consegnati acquistati dei quali 20 acquistati con le risorse finanziate dal Ministero della Pubblica Istruzione, circa diecimila euro, gli altri già in dotazione alla scuola rigenerati e pronti al comodato d’uso fino al termine di un anno scolastico più unico che raro.
La Didattica ai tempi del Covid 19 si chiama DAD (Didattica A Distanza) e immancabilmente divide l’opinione pubblica. La scuola è l’Istituzione che più appassiona e anima le discussioni anche sui social perché è la protagonista del processo educativo e di formazione dei nostri giovani, dei nostri figli.
Dal Consiglio d’Istituto della scuola pubblica monserratina è anche emersa la necessità, espressa dalla componente genitoriale, della divulgazione delle azioni messe in campo, oltre i canali formali di interazione tra scuola e famiglia, il registro elettronico e le aule virtuali attivate. Gli insegnanti sanno che nessuna pratica operativa è così in divenire come la Didattica.
“Fare didattica”, in parole semplici, vuol dire programmare, agire e valutare processi di trasmissione e vuole anche dire saper modificare percorsi a seconda delle necessità della classe o come in questo periodo storico, far fronte alla calamità che ha travolto tutti.
I docenti per primi sanno che devono fare pratica e agire per attuare quel famoso problem solving che citano negli obiettivi formativi per gli alunni, che dovrebbe permettergli di affrontare gli ostacoli con un approccio positivo di azione e non di inibizione.
Si parla anche di competenze sui compiti di realtà (per compito di realtà si intende la richiesta rivolta allo studente di risolvere una problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità già acquisite..) che dovrebbero creare percorsi per agevolare competenze pratiche e operative sulla realtà e non solo sulle teorie di conoscenza. Quando si dice mettiamoci alla prova! Tutti, insegnanti, alunni e famiglie per gestire nuove condizioni interattive e dover garantire comunque processi di apprendimento.
Quindi, che si fa? “Si lavora sulle competenze che oggi riguardano le abilità informatiche, che d’ora in poi serviranno sempre maggiormente nella gestione dei propri flussi inter relazionali, senza mai dimenticare la dimensione affettiva dell’intelligenza emotiva, che tutto muove o meglio che.. tutto promuove! Le relazioni affettive con i compagni e con i propri insegnanti sono il motore dei processi formativi, i docenti sanno bene che devono trovare il modo di tenerle attive anche in un momento storico dominato dalla distanza” così Caterina Argiolas , docente nell’Istituto e Consigliera Comunale di minoranza, spiega l’importanza di mantenere attive le dinamiche di contatto tra e con gli alunni senza le quali non ci sarà mai DAD che tenga:” La scuola è emozione e motivazione e noi dobbiamo fare molta attenzione a non consegnare gli alunni all’alienazione sociale di relazione, senza condivisione i processi formativi si avviluppano”
La classe docente di Monserrato, professionalmente e anagraficamente eterogenea non si risparmia e ognuno con la propria specificità e libertà di metodo si prodiga per accorciare le distanze, sfruttando le difficoltà per creare o perfezionare le nuove abilità che serviranno a tutti per non subire le contingenze storiche e trasformarle in nuovi step di crescita personale. “Tutti noi stiamo affrontando l’inimmaginabile e gli insegnanti accompagnano gli alunni e le famiglie verso un percorso sconosciuto ma con la certezza che a Monserrato la Scuola è un punto fermo e imprescindibile, pronta a lottare per garantire ai suoi giovani il diritto allo studio”.