Monserrato – “Illegittima l’esclusione dalla maggioranza dei consiglieri comunali Nicola Mameli e Alessio Locci: la Direzione Generale dell’Assessorato degli Enti Locali della RAS con un parere del 22 dicembre ha dato ragione ai consiglieri”. Nuova puntata della consiliatura Locci, mai priva di colpi di scena e vicende che, tra opere realizzate e grandi progetti in cantiere presi anche da esempio dagli altri comuni, deve fare i conti con le bagarre politiche interne.
Dopo l’esclusione di due membri della maggioranza avvenuta qualche settimana fa,
https://castedduonline.it/terremoto-politico-a-monserrato-il-gruppo-monserrato-in-movimento-cacciato-dalla-maggioranza/ i diretti interessati non si sono arresi, bensì si sono rivolti agli enti preposti che, pare, gli abbiano dato ragione.
Alessio Locci e Nicola Mameli “hanno fortemente dubitato della legittimità della delibera del C.C. n. 50 del 15/11/2022 (revoca commissioni consiliari permanenti in essere e loro ricostituzione), in particolar modo, con riferimento alla futura distribuzione dei commissari tra maggioranza e minoranza, nella parte in cui si dispone la loro esclusione dalla maggioranza politica votata dai cittadini nel 2019, determinando conseguentemente il loro passaggio alla minoranza” si legge nel comunicato stampa diffuso oggi. “E questo senza aver mai dichiarato di volere uscire dalla maggioranza e senza che abbiano mai votato contro le linee programmatiche di mandato.
Nel parere si dà atto che da una più attenta e completa lettura di una sentenza del Consiglio di Stato, sez. V, n. 4600 del 08.08.2003, il transito di un gruppo consiliare dalla maggioranza alla minoranza deve risultare esplicitato in atti formali o volontà espresse nelle sedi deputate e non può desumersi da elementi incerti e non univoci. A conferma di ciò Mameli e Locci hanno più volte dichiarato, in Consiglio Comunale ed in modo univoco, di ritenersi parte della maggioranza politica, così come deciso dal voto dei cittadini monserratini. E questo anche a prescindere dal volere del Sindaco e dalle sue accuse, nei confronti del gruppo Monserrato in Movimento, di bramosia di poltrone, di giochi di palazzo con non ben precisati partiti politici nazionali”.
Insomma, una nuova questione da risolvere per il primo cittadino Tomaso Locci a pochi giorni dalla fine dell’anno. Nel comunicato si legge anche che “la Direzione EE.LL. continua precisando che ai sensi della normativa vigente e della giurisprudenza, nel sistema elettivo attualmente vigente, la nozione di maggioranza e minoranza consiliare assume un aspetto statico, legato esclusivamente ai risultati elettorali che sanciscono in maniera inequivocabile la composizione del consiglio comunale, e che il passaggio da una componente maggioritaria ad una di minoranza o viceversa può avvenire soltanto per libera scelta dei singoli consiglieri e non può in nessun modo desumersi da elementi generici e soggettivi. Da ciò consegue necessariamente che, con riguardo alla istituzione e/o alla modificazione delle commissioni consiliari, che sono l’espressione dei vari gruppi eletti, esse rientrano sicuramente nelle legittime e sovrane attribuzioni del consiglio comunale, ma non con generiche motivazioni legate a asserite manifestazioni di contrarietà alle scelte dell’amministrazione. Anche a voler decifrare in senso dinamico e propriamente politico la nozione di maggioranza o “minoranza”, si deve negare che, in difetto della comprovata adesione di tutti i membri di una lista originariamente di maggioranza ad una lista contrapposta, ciò comporti automaticamente il transito alla minoranza. I due consiglieri Mameli e Locci, pur manifestando contrarietà per il mancato coinvolgimento in alcune decisioni dell’Esecutivo comunale, hanno più volte ribadito in Consiglio comunale l’appartenenza personale e del gruppo consiliare di cui fanno parte alla maggioranza consiliare uscita vincitrice dalle elezioni. Sulla base di quanto esposto, al fine di assicurare il rispetto di tutte le componenti democraticamente elette si invita codesta Amministrazione ad individuare soluzioni organizzative improntate alla più rigorosa osservanza delle disposizioni del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, dello Statuto comunale e del Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale”.