Molentargius, parco metropolitano ancora al palo. Solo runner nell’oasi-gioiello

L’ambizioso progetto imbastito dai Comuni “proprietari” dell’area umida insieme alla Regione non è ancora decollato. Nominato il nuovo presidente, nella parte cagliaritana lo scenario è spettrale


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Di Paolo Rapeanu

L’ambizioso progetto imbastito dai Comuni “proprietari” dell’area umida insieme alla Regione non è ancora decollato. Nominato il nuovo presidente, nella parte cagliaritana lo scenario è spettrale
Il percorso per i due compendi umidi del capoluogo sardo – Molentargius e Santa Gilla, con 7 Comuni interessati (Cagliari, Quartu, Quartucciu, Selargius, Elmas, Capoterra e Assemini) – non decolla ancora. Il progetto, finora rimasto sulla carta, è ambizioso: creare un’area unica in tutta Europa: il parco di Molentargius collegato con la laguna di Santa Gilla. Capofila è la Regione insieme ai Comuni nei quali ricadono i tantissimi ettari “green”. Per ora, solo buone intenzioni. Sì, perché nel parco – almeno nella porzione cagliaritana – oltre alla possibilità di veder sgambettare runner della domenica e quelli un filo più professionali, lo scenario è – volendo essere buoni – statico.
Una volta superato l’ingresso – che si trova a varie centinaia di metri di distanza dalla via Tramontana – è il trionfo delle sterpaglie, da entrambi i lati. E, nel canale interno, va avanti senza sosta la morìa di pesci. Tanti galleggiano, di lato, nell’acqua tutt’altro che limpida. Intanto, nuovo giro di valzer ai piani alti del parco: il nuovo presidente è il vicesindaco di Quartu, Paolo Passino. Una scelta condivisa dai 7 sindaci dei Comuni interessati. Il vice resta il primo cittadino cagliaritano e numero uno della Città Metropolitana, Massimo Zedda.


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