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Ci sono due sardi nella storia dell’orrore scoperta oggi in mezza Italia con l’operazione “Luna”. Due sardi con un ruolo di spicco all’interno di un’organizzazione che aveva dato vita a un supermarket di depravazione e abusi, con migliaia di filmati e fotografie che ritraevano abusi sessuali anche molto violenti su bambini, persino con meno di 5 anni, e li diffondevano in cambio di soldi utilizzando come corrieri minorenni ricompensati con premi e regali. Lo squallore, 32 indagati, è stato scoperto dalla polizia postale di Trieste e Udine. Gli agenti della polizia postale friulana hanno chiesto la collaborazione dei colleghi sardi per eseguire, alcuni giorni fa, perquisizioni all’interno delle abitazioni dei due indagati, accusati come gli altri di detenzione, cessione e divulgazione di materiale pedopornografico. Al termine delle perquisizioni sono stati sequestrati computer, telefonino e supporti informatici su cui sarebbero stati salvati i file. Tutto il materiale sarà analizzato dalla polizia postale.
I 32 provvedimenti di perquisizione sono stati eseguiti con la collaborazione di oltre novanta operatori di Specialità in Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Durante le perquisizioni effettuate nei confronti di alcuni minorenni è stata rilevata la presenza di software per l’anonimizzazione in rete, oltre alla creazione di chat in cui i ragazzi si proponevano quali intermediari a pagamento per la distribuzione di materiale pedopornografico all’interno di spazi cloud protetti.