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Ecco una delle poltrone dove “sprofondiamo”, noi talassemici dimenticati ed emarginati. Altro che buon auspicio per il nuovo anno che da qui a poche ore si accinge ad arrivare. Altro che belle notizie, su alcuni fronti, soprattutto quello sulla sanità sarda, che ancora si rivela (forse è normale) come il “formaggio gruviera”. Ieri, la notizia data in esclusiva dal nostro giornale, sulla clamorosa uscita di scena di Nazareno Pacifico, direttore sanitario del P.O. Brotzu di via Peretti. Poi, lo strascico negativo, ripreso da Ivano Argiolas, col suo disperato appello e dei talassemici cagliaritani, con una situazione che sta precipitando anche nel reparto di Talassemia del Microcitemico: mancano infermieri e non ci sono neanche le stanze per le nostre trasfusioni di sangue.
LO SFOGO. E Ivano Argiolas, si sfoga quanto può, con voce alta: «Si conclude oggi un anno difficile per il nostro reparto di #talassemia nell’ospedale Microcitemico Antonio Cao di Cagliari – dice il presidente di Thalassa Azione Onlus – continuando di questo passo perderemo il ruolo di eccellenza conquistato in 40 anni di studi, ricerca e assistenza per la nostra categoria. Eccellenza ottenuta grazie a persone come Antonio Cao e Renzo Galanello, che con le loro equipe di medici e infermiere hanno segnato la storia della talassemia a livello internazionale. Vogliamo essere speranzosi e pensare che già dal 2016 le cose possano migliorare per le oltre 500 persone che afferiscono al nostro ospedale. In Sardegna abbiamo il primato di portatori sani e per numero di abitanti le oltre mille persone che hanno la talassemia meritano un luogo di cura all’altezza. Oggi c’è un malessere diffuso nella nostra grande comunità e tutti temiamo che la situazione possa precipitare. Non abbiamo più la certezza di fare la trasfusione entro le 72 ore, il personale sanitario è scarso e gli spazi insufficienti. I locali e gli arredi nei quali siamo cresciuti sono vecchi e sgangherati. Il materiale sanitario di pessima qualità, e la burocrazia legata alle visite di routine ed ai presidi farmaceutici ci sta mortificando. A nome di tutta la categoria, ma anche dei professionisti che ci curano, chiediamo a gran voce che si mantengano le promesse fatte e che si torni di nuovo a poter dire che il Microcitemico Cao sia in eccellenza della talassemia in Sardegna e Intel mondo. Nella foto – conclude Ivano Argiolas – una delle poltrone dove “trasfondiamo”».
VICENDA BROTZU. Le dure parole di Ivano Argiolas, suonano come un campanello d’allarme: Dispiace notare come anche al nostro dipartimento di #talassemia dell’Ospedale Microcitemico Antonio Cao di Cagliari la situazione stia precipitando. Denunciamo già da tempo il poco personale sanitario, fra infermiere e medici; gli spazi sottrattici “provvisoriamente” nel mese di giugno non sono ancora tornati nelle nostre disponibilità. Abbiamo il sangue ma non le stanze ed il personale per eseguire le nostre terapie trasfusionali. Se uno come il dr Nazareno Pacifico getta la spugna significa che per il futuro non possiamo aspettarci nulla di buono. Ci appelliamo ai nostri medici, al nostro direttore sanitario d.ssa Gabriella Nardi, al commissario straordinario dell’Azienda BROTZU D.ssa Graziella Pintus, all’Assessore alla Salute dr. Luigi Arru, affinché si tenga fede alla parola data e si risolvano una volta per tutte i problemi dei nostri reparti. (Alessandro Congia Castedduonline.it)