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“Mi hanno chiesto di lavorare in nero, sono disoccupata, ma ho detto no: la mia onestà intellettuale non è in vendita”

di Jacopo Norfo
13 Giugno 2018
in il-diavolo-sulla-sella

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“Mi hanno chiesto di lavorare in nero, sono disoccupata, ma ho detto no: la mia onestà intellettuale non è in vendita”

“Mi hanno chiesto di lavorare in nero, sono disoccupata, ma ho detto no: la mia onestà intellettuale non è in vendita. Le mie capacità si, ma con il giusto compenso”. Il bel gesto di Sarah Paolucci, ex dipendente della Città del Sole, è di quelli da ricordare e sottolineare. A fine maggio insieme a una sua collega ha perso il lavoro nel negozio storico di giocattoli di Cagliari, dopo una lunga battaglia vissuta in prima linea un anno fa per la sua riapertura. Ma lei, conosciuta anche per la creazione dei monili Furighedda, ora ha un’altra storia da raccontare. Ed è questa: “Sono stata contattata su Linkedin, poi successivamente al telefono, da un’azienda di abbigliamento per realizzare alcune finiture sui loro capi- spiega Sarah- detto cosí sembra una cosa bella.Sono stata contattata per fare la terzista. In nero.
Su questo punto è stata molto chiara. L’interesse loro aziendale è l’abbattimento dei costi, la velocità di esecuzione e la qualità delle rifiniture. 
E vedendo i miei lavori, rientravo nei loro canoni.In pratica avrei dovuto solo porre sui capi alcune decorazioni, utilizzando la mia attrezzatura, il mio laboratorio e “magari coinvolgendo tutta la famiglia” (come mi ha consigliato per essere più veloce. Per quanto? Dipende dal numero dei capi rifiniti. (Cioè a cottimo).  Ho ringraziato dell’opportunità che mi hanno dato, ho detto che ci avrei pensato e ho messo giù. Cosa penso? Penso che la mia onestà intellettuale non sia in vendita. Le mie capacità si, ma con un giusto compenso”.

Sarah Paolucci racconta così anche i suoi ultimi trascorsi e gli ostacoli trovati davanti al suo cammino professionale: “Io e la mia collega abbiamo rinunciato ad un nuovo contratto part-time a tempo determinato, fino a fine dicembre. Le managers sono state molto carine, ma di più non potevano fare. Così ho scelto di provare a camminare con le mie capacità. Speriamo bene. La vendita resta sempre la mia passione. Però amo anche l’essere O.P.I. e quindi creare monili Furighedda. Per quello tanti anni fa feci dei corsi di oreficeria a Cagliari e in Veneto, mentre a Quartu ho frequentato la scuola di sartoria Ideando. Ho messo assieme tutte le mie risorse ed ora faccio (quando posso) bancarella con le mie creazioni”. Con l’orgoglio di chi vuole rispettare, e fare rispettare, sempre le regole.

[email protected]

Tags: monilisarah paolucci
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