Un calvario lungo otto mesi, dal dicembre 2016 al giugno 2017, culminato con la denuncia da parte di una 50enne cagliaritana. Dall’altro lato, un appuntato della Guardia di finanza, R.M., di quarantaquattro anni. Tra i due era nata una relazione, ma presto sarebbero iniziati i problemi: lui avrebbe compiuto “atti persecutori aggravati” e “lesioni personali aggravate” nei confronti di quella che era diventata la sua compagna. Un incubo che sembrava non avere fine, sino a quando non è intervenuta la giustizia. Oggi, nel tribunale di Cagliari, il pm Gaetano Porcu ha pronunciato la sentenza di primo grado: un anno e sei mesi e ottomila euro di provvisionale per la parte civile.
L’imputato, al momento della lettura della condanna, non era presente in aula. C’erano, invece, i legali della donna, gli avvocati Gianfranco Piscitelli e Ester Deplano.